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Birò, la più piccola delle citycar diventa ancora più sostenibile

La creazione del più piccolo veicolo elettrico a 4 ruote al mondo è un primato tutto italiano, per la precisione friulano. A Pordenone infatti il fondatore della società Estrima, Matteo Maestri, si è inventato Birò, già da tempo disponibile in sharing e a noleggio sulle strade italiane ed estere, dalla Germania alla Grecia, dalla Croazia al Belgio, fino alla Svezia.

Dopo “il lungo percorso fatto di investimenti privati in ricerca e sviluppo che ci hanno consentito di realizzare” Birò, dice Pasquale Salvatore, Cto di Estrima, per il piccolo 4 ruote friulano è arrivato il tempo di innovarsi ancora, con un investimento da 5,4 mln di euro in 3 anni; 2,5 mln potrebbero arrivare grazie all’Accordo per l’innovazione in definizione con il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Estrima è stata supportata da Iniziativa, società advisor che così supera i 500 mln di euro di progetti R&d supportati da risorse nazionali e Ue negli ultimi 12 anni.

Il progetto Suleb (Smart ultra-low emission Birò), finanziato appunto con le risorse del Fondo per la crescita sostenibile (il soggetto gestore degli Accordi per l’innovazione) è stato concepito in collaborazione con il Politecnico di Milano.

Con il progetto si intende realizzare una nuova gamma di Birò, “minimizzando ulteriormente le emissioni sull’intero ciclo di vita del prodotto”, spiega Salvatore, che amministra anche la controllata Sharbie, dedicata all’offerta dei servizi di mobilità connessi al Birò. L’investimento serve ad alleggerire il veicolo e a sviluppare componenti meccanici e software per la gestione delle funzioni principali, il lighting, la dinamica, mentre con il Polimi (Sergio Matteo Savaresi, professore di Automatica, è di recente entrato nel Cda) si studieranno nuovi componenti e software per assistenza alla guida, connettività, interazione uomo-veicolo, ricarica delle batterie.

Dal capitalismo familiare all’innovazione tecnologica, la storia del Gruppo Estrima ha origini lontane: nata nel 2008 come spin-off di Brieda, azienda della famiglia di Maestri che da 50 anni produce cabine di sicurezza per veicoli agricoli e industriali, Estrima ha acquisito la società originaria nel 2021 (insieme a Sharbie, specializzata nel noleggio) per poi quotarsi su Euronext Growth Milan.

L’ultimo restyling del suo prodotto di punta, Birò, è arrivato nel 2022: “Il costo del R&D incide normalmente il 20-30% sul costo industriale. Per lo sviluppo del nuovo Birò, il progetto si è svolto nell’arco degli ultimi tre anni ed è stato ultimato anche grazie alle risorse raccolte in Borsa”, dice Salvatore.

Ora, “il nuovo progetto per cui stiamo definendo i termini del finanziamento del Mimit è pensato per realizzare lo sviluppo della futura generazione di Birò che prenderà il posto dei modelli appena lanciati”, mentre la società pianifica l’espansione geografica nelle principali città europee attraverso l’estensione della rete di distribuzione, replicando il modello già attivo a Milano, Amsterdam, Roma e Parigi.

 

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