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Bce, via libera a Piero Cipollone in Consiglio

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Il Consiglio direttivo della Bce, la banca centrale europea, non ha sollevato obiezioni riguardo alla designazione del candidato italiano al board, Piero Cipollone (nella foto in evidenza).

Sarà quindi con ogni probabilità l’attuale vice direttore generale della Banca d’Italia a prendere il posto di Fabio Panetta nel board della banca centrale guidata da Christine Lagarde.

Panetta si è dimesso, con effetto dal 31 ottobre 2023, per diventare il prossimo Governatore della Banca d’Italia, succedendo a Ignazio Visco.

Il Consiglio direttivo, in merito a Cipollone, si è espresso relativamente alla raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea sulla nomina.

Francoforte non ha sollevato obiezioni riguardo alla designazione di Piero Cipollone, in quanto “persona di riconosciuta levatura ed esperienza professionale nel settore monetario o bancario, come richiesto dall’articolo 283, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.

La nomina definitiva dal Consiglio europeo

In seguito al parere del Consiglio direttivo e a quello del Parlamento europeo, la nomina definitiva del nuovo membro del Comitato esecutivo arriverà dal Consiglio europeo.

Il mandato di Cipollone, non rinnovabile, durerà otto anni. Tra le poltrone ambite dagli italiani, c’è anche quella di presidente della Bei, la banca europea degli investimenti. In questo caso il candidato italiano, supportato dal Governo, è l’ex ministro dell’economia Daniele Franco, che deve però affrontare le candidature forti di Margrethe Vestager, commissario europeo alla concorrenza, e Nadia Calviňo, ministra spagnola dell’Economia

Chi è Piero Cipollone

Nato nel 1962, laureato alla Sapienza di Roma in Economia e con un master a Stanford, Cipollone è Vice Direttore Generale della Banca d’Italia dal primo gennaio 2020 e in questa veste è anche membro del Direttorio integrato dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS).

Cipollone è uomo storico della Banca d’Italia, nella quale è entrato nel 1993, nel Servizio Studi. Nel 2004 ha assunto la direzione dell’ufficio Mercato del Lavoro. Nel 2007 è diventato Commissario Straordinario, e poi Presidente dell’Istituto di ricerca INVALSI, carica che lascia nel 2011.

Non c’è solo via Nazionale, però: dal 2010 all’ottobre 2014 è stato direttore esecutivo alla Banca Mondiale in rappresentanza dell’Italia, dell’Albania, della Grecia, di Malta, del Portogallo, di San Marino e di Timor-Leste, ricoprendo la carica di Chairman dell’Audit Committee.

Rientrato a palazzo Koch nel 2014, è diventato Capo del Servizio Pianificazione e controllo.

È stato anche, dal 2017 al 2019, vice Capo del Dipartimento Bilancio e controllo, divenuto nel settembre 2017 Dipartimento Circolazione monetaria e bilancio. Dal 2018 al 2019 è stato consulente della Presidenza del Consiglio dei ministri per gli affari economici. Dal primo ottobre 2019 al 31 dicembre 2019 è stato Funzionario generale con l’incarico di alta consulenza al Direttorio per l’organizzazione delle funzioni della Banca e le relazioni istituzionali.

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