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C2Mac, da azienda di famiglia a gruppo internazionale

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L’unione fa la forza. Lo dimostra l’esempio di C2Mac – Casting to Machining – un polo di aggregazione nel settore dei sistemi oleodinamici, che nel 2022 ha fatturato circa 200 mln di euro. Il nome C2Mac nasce nel 2021 ed è controllato al 58% dal Fondo italiano consolidamento e crescita (Ficc), ma affonda le radici nel 1962, quando nasce l’ex Fonderie Montorso a Montorso Vicentino.

Abbiamo intervistato Dario Ivaldi, che presiede il CdA dal 2020.

C2Mac Group, società in portafoglio del Fondo italiano d’investimento tramite il Ficc, ha segnato un interessante percorso di crescita.

Nasce come progetto di aggregazioni, per implementare l’offerta a vantaggio dei clienti: partiamo dalla tecnologia fusoria classica a terra verde e abbiamo acquisito aziende con la tecnologia fusoria ‘in conchiglia’, per poi integrare nel Gruppo la fonderia francese Grandri Technicast, specializzata in getti di ghisa sferoidale per il settore idraulico sempre per il settore oleodinamico. Questo ci ha consentito, dal punto di vista fusorio, di avere un’offerta senza eguali in Europa. Abbiamo ora tre stabilimenti di lavorazioni meccaniche di precisione in Emilia Romagna e uno in Lombardia, e cinque fonderie fra Emilia, Veneto, Piemonte e Francia.

Il Gruppo punta a realizzare progetti di innovazione e digitalizzazione.

L’aggregazione di piccole realtà a gestione familiare crea una massa critica con risvolti importanti: i clienti dispongono di una maggiore offerta e percepiscono più stabilità. Dall’altro lato consente di innovare: un esempio di macchinario di additive layer, che consente di realizzare anime estremamente complesse. Stiamo sperimentando dei raggi x per le parti interne di un componente di ghisa. Abbiamo poi una sensoristica che consente di raccogliere dati analogici per monitorare il processo produttivo. L’obiettivo è la manutenzione predittiva, che si differenzia dalla preventiva perché dice a che livello di usura è l’elemento. Esiste già nel settore degli aeronautico, noi la applicheremo alle fonderie.

Anche per la sostenibilità C2Mac è all’avanguardia.

La fonderia viene vista come soggetto poco ecologico. In realtà esiste una legislazione che regola il settore e impone sistemi di filtraggio. Quattro delle nostre fonderie dispongono di forni elettrici a emissioni di CO2 ridotte. Siamo attenti anche al riciclo: le sabbie che utilizziamo vengono rigenerate e riutilizzate e il 60% della materia prima viene riciclata all’interno degli impianti. Il nostro obiettivo di sostenibilità prevede anche di avere l’intera produzione di energia pulita per la sede di Crevalcore già per la metà del 2024, grazie agli impianti fotovoltaici installati. Progetto pilota che estenderemo a tutte le realtà del gruppo. Siamo un piccolo gruppo che continua a crescere, innovando nel rispetto della sostenibilità.

 

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