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I 70 anni di Eni e la crescita del gas

Dopo 70 anni e mentre si trasforma, Eni è ancora al centro dei piani italiani. Nel videomessaggio inviato al pubblico riunito per il compleanno di Eni – fondata nel 1953 – che si è tenuto al Gazometro di Roma, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricorda che l’Italia può diventare un hub energetico per tutta l’Europa, all’interno di un piano Mattei annunciato a più riprese dal Governo. E l’energia, ha ricordato Meloni, è un tassello chiave di quel piano.

Eni, la trasformazione secondo Descalzi

La premier ha ricordato quanto il Cane a 6 zampe sia importante per i progetti italiani – anche sul lunghissimo periodo, con un accenno al lavoro di ricerca della società sull’energia da fusione. Claudio Descalzi, l’Ad di Eni, alla presenza di una delegazione del Governo ha invece ricordato la trasformazione in corso verso altre fonti energetiche.

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Proprio nel Gazometro di Roma Ostiense l’azienda ha avviato il primo distretto di innovazione tecnologica dedicato alle nuove filiere energetiche, e aperto a collaborazioni di ricerca industriale applicata in sinergia con il mondo della ricerca e dell’università.

Eni, i piani sul gas

Ma la trasformazione più importante di questi anni è quella che vede un’importanza del gas sempre più accentuata, sottolineata da Descalzi.  Secondo il piano strategico di Eni, la produzione Upstream è prevista crescere a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2026, per poi stabilizzarsi fino al 2030. La quota di produzione del gas salirà al 60% entro il 2030.

Secondo Descalzi nel 2014 in Eni “abbiamo cominciato ad avere il sentore di un prezzo del petrolio che scendeva drasticamente e questo ci ha portato anticipandoli a dei cambiamenti di tutto il business del settore industriale, fortunatamente anticipando quello che stava succedendo”.

“In questi settant’anni di storia Eni è stata capace di evolvere costantemente, di innovare, di essere pioniere dei cambiamenti, di anticiparli – dice Descalzi – Allo stesso modo, negli ultimi anni, nel creare e intraprendere il nostro percorso di transizione energetica ci siamo trasformati in modo profondo, non solo in termini di strategia e azioni ma di cultura interna. Abbiamo tutti imparato a pensare e agire in modo diverso: nuovi modelli industriali, nuovi business, ricerca e innovazione continua, con un approccio costantemente volto all’integrazione. Abbiamo accresciuto la capacità di integrarci nelle comunità dei Paesi in cui operiamo, lavorando per supportarne lo sviluppo, costruendo una relazione e una fiducia tali da essere considerati parte delle loro realtà: un grande valore nel lungo periodo, che supera quello del profitto nel breve”.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni, Giuseppe Zafarana, ha ricordato che “dal 1953 a oggi Eni ha accompagnato l’Italia attraverso le grandi trasformazioni economiche e sociali della nostra epoca, guidando da protagonista le fasi del cambiamento. Questo grazie a elementi distintivi come la leadership tecnologica, la capacità di creare partnership di valore e di rispondere alle sfide complesse, che le hanno consentito di affermarsi come una realtà internazionale e che ora ne sostengono una transizione energetica che dovrà essere giusta, equa e garantire nel contempo la sicurezza e la sostenibilità economica degli approvvigionamenti”.

 

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