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Aziende italiane, sempre meno giovani alla guida

Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un cambiamento significativo all’interno delle imprese, che sembra riflettere il mutamento demografico in atto nel paese. L’analisi di Unioncamere e InfoCamere sulle persone che occupano ruoli chiave all’interno delle aziende italiane rivela un’inversione di tendenza, con un crescente numero di imprenditori più anziani e una diminuzione dei giovani nelle posizioni decisionali.

Questi dati mettono in luce una realtà che molti osservatori avevano già notato: l’invecchiamento dell’Italia. Mentre il paese invecchia, anche il mondo imprenditoriale sembra incedere verso una progressiva transizione verso una terza età imprenditoriale.

L’analisi rivela che negli ultimi 10 anni, la presenza di imprenditori con più di 70 anni è aumentata del 25%, mentre nel medesimo periodo, il numero di giovani tra i 18 e i 29 anni è diminuito in modo simile. Questo fenomeno è particolarmente evidente nei settori chiave dell’economia italiana.

Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, suggerisce che una delle ragioni di questo cambiamento sia la crescente burocrazia che ostacola la creazione di nuove imprese in Italia. I giovani aspiranti imprenditori spesso trovano le procedure burocratiche gravose e faticose da superare, il che scoraggia molte nuove iniziative imprenditoriali.

Prete afferma che semplificare tali procedure potrebbe rendere più attraente la creazione di nuove imprese e aiutare a invertire la tendenza attuale. Le sfide burocratiche rappresentano spesso l’ostacolo principale all’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In termini di settori, l’analisi rivela che l’impatto dell’invecchiamento della popolazione imprenditoriale è evidente in tutti i settori, tranne che in Agricoltura e nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche. In questi settori, i giovani occupano ruoli decisionali in modo significativo.

Al contrario, i settori come il Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese, l’Istruzione e la Sanità hanno visto un notevole aumento di imprenditori over 70 negli ultimi 10 anni.

Il crollo più deciso è stato riscontrato nella fascia d’età tra i 30 e i 49 anni, con una diminuzione significativa dei ruoli decisionali in tutti i settori. Il settore manifatturiero è stato particolarmente colpito, con una variazione negativa del 42,5%.

A livello regionale, il trend generale riflette la distribuzione demografica in Italia. Ad eccezione del Trentino Alto Adige, dove i giovani imprenditori tra i 18 e i 29 anni sono aumentati del 3,9%, molte regioni del Mezzogiorno hanno visto le maggiori perdite in questa categoria. Calabria, Sicilia e Abruzzo sono invece le regioni in cui la popolazione imprenditoriale over 70 cresce di più.

In generale, la situazione sembra richiedere un ripensamento delle politiche imprenditoriali e un maggiore sostegno ai giovani aspiranti imprenditori al fine di favorire la crescita economica e l’innovazione nel paese. Il cambiamento demografico ha creato nuove sfide e opportunità per il tessuto imprenditoriale italiano, e rispondervi in modo efficace sarà fondamentale per il futuro dell’economia italiana.

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