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Incertezza sui mercati: Powell e Lagarde riaprono il dibattito sui tassi di interesse

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L’entusiasmo dei mercati per il recente stop nei rialzi dei tassi potrebbe essere stato effimero, poiché i banchieri centrali hanno adottato un tono più cauto, riaprendo la discussione sulla politica monetaria. Tanto il capo della Federal Reserve, Jerome Powell (nella foro in evidenza), quanto la numero uno della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, hanno lasciato aperta la possibilità che ci siano ulteriori manovre per contrastare l’inflazione.

Le Borse europee hanno subito un immediato impatto, con Milano che ha registrato una perdita dello 0,49%, Londra dell’1,28%, Parigi dello 0,96%, e Francoforte dello 0,77%. Anche se Wall Street ha cercato di recuperare in chiusura, attenuando i cali, la sorpresa delle dichiarazioni ha agitato gli investitori.

Jerome Powell ha messo in guardia contro un eccessivo ottimismo riguardo all’inflazione, avvertendo che la Federal Reserve non esiterà a intervenire ulteriormente se necessario. Ha sottolineato la necessità di agire con cautela, evitando il rischio di essere ingannati da dati economici positivi temporanei. Powell ha dichiarato che la Fed non è sicura di aver raggiunto una postura ottimale per raggiungere l’obiettivo del 2% di inflazione, nonostante i tassi siano ai massimi degli ultimi 22 anni.

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European Central Bank (ECB). President Christine Lagarde

Anche Christine Lagarde ha adottato un tono prudente, dichiarando che i tassi attuali contribuiranno significativamente a raggiungere l’obiettivo inflazionistico, ma avvertendo che eventuali shock potrebbero richiedere una revisione delle previsioni. Lagarde ha evidenziato la volatilità dei dati economici, con l’inflazione scesa notevolmente, principalmente a causa del calo dei prezzi dell’energia. Tuttavia, ha avvertito che, anche se i prezzi dell’energia dovessero rimanere stabili, non è garantito che l’inflazione resterà al 2,9% a lungo.

La BCE non prevede tagli dei tassi nel breve termine, mantenendo una posizione di attesa e monitoraggio della situazione. La soglia di allerta rimane alta, riflettendo la cautela nei confronti di un possibile rialzo dell’inflazione. Gli investitori dovranno prestare attenzione a eventuali aggiornamenti delle politiche monetarie in risposta all’evoluzione dell’economia globale.

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