Un’allarme risuona nell’ambito dell’istruzione italiana: le ragazze nel nostro paese affrontano notevoli difficoltà nell’apprendimento della matematica, mettendo l’Italia in cima alla lista mondiale per la maggiore differenza tra sessi in questa materia. Secondo l’indagine Ocse Pisa, gli studenti quindicenni maschi superano le loro coetanee di ben 21 punti. Questa disparità si manifesta fin dai primi anni scolastici, sollevando interrogativi sul metodo di insegnamento adottato.
L’analisi, presentata dalla responsabile delle indagini internazionali di Invalsi, Laura Palmerio, rivela una situazione critica anche a livello globale. L’ultima edizione dell’indagine Ocse Pisa evidenzia un crollo significativo delle performance degli studenti in tutto il mondo. La media nei paesi Ocse è scesa di 16 punti in matematica e di 11 punti in lettura. Questo rappresenta approssimativamente mezzo anno scolastico in lettura e tre quarti di anno in matematica. Tuttavia, Paesi asiatici ed europei come Singapore, Cina, Giappone, Corea, Estonia e Svizzera mantengono performance di alto livello.
Mentre il contesto pandemico potrebbe essere un fattore contribuente, l’analisi dei trend pre-2018 suggerisce che i declini nelle performance di lettura e scienze hanno avuto inizio prima della pandemia, indicando problemi a lungo termine.
L’Italia, nonostante il generale peggioramento, si posiziona in modo relativamente positivo. Gli studenti italiani quindicenni ottengono punteggi in matematica allineati alla media Ocse, ottenendo 471 punti, sebbene inferiori rispetto al 2012. In lettura, superano la media Ocse con 482 punti, mentre in scienze risultano inferiori, con 477 punti contro i 485 della media Ocse.
Il rendimento varia significativamente tra le regioni italiane, con il Nord che registra punteggi superiori al Sud in tutte e tre le discipline. Gli istituti tecnici e i licei mostrano performance migliori rispetto agli istituti professionali e alla formazione professionale.
Un dato interessante emerge dalla relazione tra la durata della chiusura delle scuole durante la pandemia e l’apprendimento della matematica. Gli studenti delle scuole meno colpite dalla chiusura riportano un’esperienza meno difficile nello studio della matematica.
In sintesi, se da un lato l’Italia affronta sfide significative, dall’altro mostra una resilienza relativa rispetto al contesto globale, con la necessità di affrontare le disparità di genere nell’istruzione matematica e implementare strategie mirate per migliorare le competenze degli studenti.
