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Censis, la casa di proprietà resta ‘il sogno’ italiano. Meglio se è green

Parva domus magna quies. Ma grande o piccola che sia, la casa (di proprietà) resta un pilastro della sicurezza per l’83% degli italiani. Lo rileva il secondo rapporto Federproprietà-Censis: ‘La casa nonostante tutto’. E di ‘nonostante’ ce ne sono parecchi. Dal momento che, tra le difficoltà a pagare le rate di un mutuo e il peso delle bollette, quello della casa di proprietà è per molti ‘un sogno’ per cui cominciare a mettere soldi da parte fin da giovanissimi.

Basti pensare che il 76,9% di chi pensa che la casa di proprietà sia un fattore di stabilità ha tra i 18 e i 34 anni. Per il 78,4% degli italiani la casa è espressione della propria identità e personalità (per cui è fondamentale possederne una), per il 69,1% è un investimento sempre sicuro e esattamente la metà dei proprietari (50%) dichiara che non venderà mai la propria abitazione perché intende tramandarla a figli o nipoti.

Il peso del mutuo

Tra i proprietari con un mutuo sulle spalle, il 35,9% dichiara che il rialzo dei tassi di interesse ha complicato il pagamento delle rate. Sono soprattutto i giovani (il 42,6% dei 18-34enni rispetto al 39,5% dei 35-64enni e al 26,1% degli over 65) a trovarsi in situazioni di maggiore difficoltà.

Così come ad avere più preoccupazioni sono, a livello territoriale, i residenti delle regioni del Centro (41,4%) e del Sud (37,2%).

…e quello delle bollette

I timori relativi a bollette e tasse però, li avvertono piuttosto omogeneamente tutti i cittadini italiani. Anzi: il 75,5% degli italiani dichiara che sono proprio queste spese a gravare sul budget familiare. La percentuale sfiora l’80% tra le famiglie con redditi bassi e scende al 57,6% tra quelle più abbienti.

Nonostante il raffreddamento dei prezzi nel corso del 2023, il comparto casa (abitazione, acqua, elettricità, gas) ha registrato le variazioni più elevate nel primo (+24,7%) e nel secondo trimestre nel 2023 (+14%), molto superiori al tasso di inflazione medio (+9% nel primo e 7,5% nel secondo trimestre del 2023). Solo nel terzo trimestre dell’anno il taglio netto dei costi di energia elettrica e gas ha riportato i costi della casa a un +4,2%.

Sì al green, ma

A proposito di energia, tra i requisiti fondamentali per l’acquisto di una casa, il 64,6% degli italiani valuta la classe energetica. Il 73,3% è infatti a conoscenza della direttiva europea Casa Green per l’efficientamento energetico delle abitazioni.

Il 40,1% apprezza la direttiva per il risparmio energetico, ma il 22,0% teme che la sua applicazione possa tradursi in un ulteriore aggravio dei costi di gestione degli immobili, mentre il 16,3% dei proprietari prevede che gli interventi non saranno economicamente sostenibili e il 10,7% è preoccupato per un eventuale crollo dei prezzi delle case, dove non saranno fatti gli ammodernamenti.

Il 90,2% crede che, in ogni caso, gli interventi dei proprietari debbano essere accompagnati da aiuti economici dello Stato nella forma di detrazioni, incentivi o altre misure di sostegno.

Sima: una casa green non impatta solo sul risparmio energetico

Sulla questione case green, si è espressa Sima, la Società italiana di medicina ambientale, che ha partecipato al rapporto Federproprietà-Censis.

“La possibilità di creare connessioni tra uomo e natura in ambienti confinati come case e uffici, denominata ‘architettura biofilica’ – spiega Sima – consente non solo di ottimizzare l’efficienza energetica determinando forti risparmi in bolletta, ma aumenta in modo considerevole il benessere umano, migliorando la qualità della vita e riducendo lo stress“.

In base ai dati forniti da Sima, una casa green caratterizzata da ventilazione e illuminazione naturali, pareti, tetti e lucernari in vetro o materiali riflettenti, sistemi di schermatura solare, pareti verdi e uso di piante viventi, consente di ridurre lo stress di chi la abita fino al -60%, migliora la qualità delle performance tra il +10% e il +25%, e incrementa il benessere generale e la creatività del +15%.

“In sintesi, la casa biofilica non solo migliora l’efficienza energetica delle abitazioni ma anche quella di chi la vive”, dice Rita Trombin, psicologa ambientale ed esperta di biophilic design per Sima .

 

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