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AI Pc, il vostro prossimo computer sarà ‘intelligente’? La risposta forse già nel 2024

“Ogni volta anticipiamo di qualche anno il resto del mercato”, dice Luca Rossi ai giornalisti riuniti al Marriot di Austin, in Texas, dove Lenovo ha appena tenuto il suo più importante evento annuale: al Tech World l’azienda presenta ogni anno le sue novità più significative.

Negli scorsi anni, ricorda l’Executive vice president che guida l’Intelligent Devices Group di Lenovo, ha presentato il modello ‘foldable’ per i cellulari e i Pc. Poi il ‘rollable’. A ottobre 2023, nella capitale texana, il ‘bendable’ (abbastanza pieghevole da essere ‘indossato’ come un bracciale). Tutte le volte si è trattato di prototipi, già fortunati nel caso del foldable, che è diventato una solida realtà nel mercato dei cellulari. Ma al di là delle future fortune degli smartphone flessibili di Motorola (marchio di proprietà di Lenovo), il Tech World ha ricordato che la partita per il primo costruttore al mondo di personal computer si gioca sull’intelligenza artificiale.

Ad agosto Lenovo ha annunciato un investimento sull’AI di un miliardo di dollari in tre anni e ha già 165 soluzioni verticali e 70 prodotti di infrastruttura ottimizzati per l’intelligenza artificiale. Ma per partecipare alla corsa dell’AI generativa serve una ‘killer app’, come la chiamano gli osservatori (e soprattutto gli investitori). O qualcosa che ci vada molto vicino.

Per Lenovo il Tech World è stata l’occasione di presentare le sue partnership (Nvidia, Amd, Microsoft su tutte) e la sua nuova filosofia sull’AI: mettere al servizio di consumatori e aziende gemelli virtuali intelligenti in grado di lavorare offline. Con il discrimine fondamentale della privacy, visto che le informazioni condivise con il proprio gemello possono rimanere sui dispositivi e non vengono masticate da un large language model.

I dispositivi, appunto: la svolta di Lenovo verso l’AI guarda anche a servizi e infrastrutture (non è un caso se sono state rafforzate le partnership). Ma una partita importante si gioca sui personal computer. Il colosso tecnologico vede una grande opportunità: quando l’AI verrà integrata, sarà il momento per un grande ricambio per il mondo dei personal computer.

Per ora, i Pc non verranno resi flessibili come i cellulari. Ma se novità del genere diventeranno possibili, sarà merito, ancora una volta, dell’AI. “Con un’AI ‘locale’ nel tuo dispositivo e con l’evoluzione di microprocessori a due nanometri che consumano pochissimo, si vedranno arrivare anche nuovi fattori di forma, cioè si penserà a nuove cose. L’altra cosa molto interessante è che con gli Llm probabilmente si arriverà a un buon livello di interazione vocale, che è stata sempre una promessa non del tutto esaudita”, dice Rossi.

Lenovo non ha l’ambizione di costruire modelli di linguaggio alla ChatGpt: vuole riuscire a contenerli nei dispositivi senza necessariamente utilizzare la rete per farli funzionare. Nei limiti del possibile: dice il manager che “noi faremo funzionare quei modelli sulle nostre ‘macchine’ con una quantità di dati ridotta: alla fine per alcune cose ti basterà il tuo modello ‘locale’, per altre dovrai utilizzare quello ‘pubblico’”.

Cosa è un AI Pc

Ma cosa è un AI Pc? La definizione sta evolvendosi e ci vorrà ancora almeno un anno per avere una comprensione di cos’è esattamente. Però, al momento attuale, si tratta di un Pc di alte prestazioni, quindi in questo momento un Pc di fascia Premium, che dispone di un microprocessore con una neural processing unit, una componente in grado di farsi carico di tutte le attività di artificial intelligence – come le interazioni con ChatGpt, non in cloud ma nella macchina – oppure l’elaborazione sofisticata di grafiche con applicazioni che fanno leva su questo ‘oggettino’, spiega il manager. Un ‘oggettino’ in grado di processare trilioni di operazioni al secondo. Nello stesso tempo consuma poco, perché è fatto proprio per quei carichi di lavoro. “Così accedi a tutte queste funzioni di artificial intelligence con una velocità e una capacità di risposta della macchina veramente sorprendente”.

È probabile che le prime destinazioni di innovazioni del genere rimangano principalmente le aziende. “Ma non solo le grandi imprese, anche le Pmi. Quando si renderanno conto quale incremento della produttività ti dà questo tipo di tecnologia si dovranno cambiare i Pc: perché ti portano una produttività pazzesca e perché se non lo fai il tuo competitor sarà più performante di te”, dice Rossi.

Poi verrà il turno dell’utente privato. Che avrà a disposizione un gemello virtuale sempre più sofisticato. “Per quello l’abbiamo chiamato Digital Twin: continua a pensare a te”. La killer app che permetterà il successo della nuova generazione di Pc intelligenti, insomma, potrebbe essere semplicemente l’aumento della produttività. Secondo la società di analisi Canalys i Pc costruiti per l’AI cresceranno sul mercato, con una quota del 60% nel 2027.

Quanta fretta ha Lenovo di convincere i consumatori a mettere le mani sulla nuova generazione di Pc, considerando lo stato attuale del mercato dei dispositivi? Il primo trimestre dell’anno fiscale 2023-2024 si è chiuso con un fatturato di 12,9 mld di dollari (-24% rispetto a un anno prima). Nel secondo le entrate sono scese del 16% (sempre anno su anno) a 14,4 mld di dollari. Tra i problemi principali ci sono quelle scorte accumulate durante la pandemia quando le vendite di dispositivi elettronici sono esplose. Intanto le spedizioni di Pc nel mondo, nel terzo trimestre 2023, sono scese del 7% anno su anno, secondo un’altra analisi di Canalys: un dato inferiore a quello degli scorsi mesi. Per aiutare le vendite, Lenovo punta proprio su un AI Pc che possa utilizzare l’intelligenza artificiale senza Internet. Secondo il Ceo Yang Yuanqing l’arrivo è previsto per la seconda metà del prossimo anno.

Per Rossi, “tutti i dati sulle spedizioni di computer sono penalizzati da quello che ha realmente sofferto il comparto. Perché durante la pandemia tutta l’industria ha spedito più Pc di quanti ne richiede normalmente il mercato. Ora c’è stato un periodo negli ultimi trimestri di consumo di questo inventario in eccesso: un momento di riequilibrio che sostanzialmente sta finendo. Nella prima metà del 2024 i numeri ritorneranno a essere positivi. Ovviamente questa ‘AI revolution’ porterà più domanda di computer, quindi noi non possiamo che essere contenti. Quanta fretta abbiamo? Tanta, perché il mercato è iper competitivo, e se aspetti un attimo arrivi secondo: bisogna correre”.

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