Poco meno di mille morti sul lavoro. Allo stesso tempo, un aumento delle malattie connesse ad esso. L’Inail ha pubblicato i dati relativi agli infortuni e alle malattie professionali dei primi 11 mesi dell’anno. Il trend, almeno per i decessi, sembra essere al ribasso. Con buone prospettive per il 2024.
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto sono state 542.568, con una riduzione del 16,8% rispetto allo scorso anno, quando erano invece in aumento. Ciò è dovuto quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19.
Questo calo ha riguardato tutti i settori e l’analisi territoriale evidenzia una diminuzione delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente al Sud (-21,4%) e nel Nord-Ovest (-20,3%), seguiti dalle Isole (-20,0%), dal Centro (-16,7%) e dal Nord-Est (-10,2%).
Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali: la Campania, la Liguria, il Molise e il Lazio.
Gli under 20 sono quelli che si infortunano di più
La componente femminile ha registrato un calo del -28,6% rispetto al 2022 (da 268.565 a 191.686 casi denunciati), mentre quella maschile un -8,5% (da 383.437 a 350.882).
E mentre i lavoratori italiani hanno registrato un -19,7% – e quelli comunitari un -13,9% – diversamente è andata per gli extracomunitari, con un +0,2%.
Nell’analisi per classi di età, dove sono state rilevate diminuzioni in tutte le fasce, gli under 20 sono saliti al +11,0%, complici gli aumenti infortunistici degli studenti.
Casi mortali
Tra gennaio e novembre 2023, sono state presentate 968 denunce di infortuni mortali sul lavoro. Anche questo è un numero in calo rispetto agli anni precedenti, sebbene la flessione più grande riguardi la componente femminile, con le denunce che sono passate da 113 a 75.
Ad oggi, si contano 12 denunce di incidenti plurimi nel 2023, con un totale di 31 decessi, di cui 17 legati a mezzi di trasporto.
Malattie professionali in aumento
Troppo lavoro fa male? A volte, può darsi. Rispetto al 2022 l’Inail ha registrato un aumento significativo delle denunce di malattie professionali: ben 67.094 casi sui 55.732 dell’anno precedente.
L’incremento è del 20,4% ed è una curva che sale gradualmente dal 2019, a conferma di quanto oggi sia fondamentale monitorare attentamente la salute sul luogo di lavoro.
Le malattie più segnalate sono state quelle legate al sistema osteo-muscolare, al sistema nervoso, all’orecchio, seguite dai tumori, malattie respiratorie e disturbi psichici.