Con il ritorno dalle festività natalizie, il Parlamento si appresta ad affrontare un intenso calendario di lavori, caratterizzato da una serie di provvedimenti di grande rilevanza. La ripresa sarà segnata da diversi temi chiave, tra cui il Milleproroghe, il Superbonus, il decreto legge contenente il Piano Mattei e le riforme, oltre al sostegno italiano all’Ucraina.
Uno dei primi atti legislativi all’esame sarà il decreto Milleproroghe, recentemente approvato in Consiglio dei Ministri. Allo stesso modo, il Superbonus sarà oggetto di attenzione da parte delle commissioni parlamentari, con i due provvedimenti che saranno discussi e avviati all’iter di conversione nelle prossime settimane.
La Camera dei Deputati sarà al centro di diverse questioni cruciali, tra cui il disegno di legge Energia e il ddl di ratifica dell’accordo tra Italia ed Albania in materia di migranti. Inoltre, i deputati dovranno impegnarsi nella conversione del decreto legge contenente il Piano Mattei, già approvato dal Senato a dicembre.
Nel frattempo, a Palazzo Madama, il Senato inizierà l’esame del decreto Ucraina, presentato a metà dicembre e assegnato alla commissione Affari esteri. Le comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, previste per il 10 gennaio, forniranno dettagli sul sostegno italiano all’Ucraina, riflettendo l’impegno del governo nella gestione di questioni internazionali.
L’agenda politica del Senato sarà caratterizzata anche dal disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata, mentre si attenderà la proposta di legge costituzionale che mira a modificare gli articoli 116 e 117 della Titolo V della Costituzione, introducendo il premierato. Ci si aspetta quindi un vivace dibattito in commissione su questa riforma.
Infine, sia alla Camera che al Senato, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, presenterà le comunicazioni sullo stato dell’amministrazione della giustizia a gennaio. Nel frattempo, il governo sta lavorando alla preparazione di un nuovo decreto sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dopo la revisione degli obiettivi approvata dall’Unione Europea.
Nonostante questi impegni già sul tavolo, diversi dossier sensibili restano aperti, tra cui la questione balneare, l’evoluzione dell’ex Ilva e la complessa partita tra Ita e Lufthansa, che richiedono l’attenzione immediata e risposte concrete da parte del governo italiano. La scadenza fissata per metà gennaio in diverse di queste questioni pone ulteriori pressioni su un esecutivo chiamato a gestire molteplici sfide contemporaneamente.
