NF24
Cerca
Close this search box.

L’Academy di Cab Log, un progetto per formare i camionisti del futuro

Soldatini, dinosauri di plastica. Ma anche macchinine e furgoncini. “I bambini adorano i veicoli giocattolo”, scherza Renzo Bortolato, Amministratore delegato di Cab Log. Un’azienda che opera nel settore della logistica ed è nata a Noale (VE) 40 anni fa. “In 40 anni è cambiato molto”, spiega Bortolato. Oggi, ad esempio, se pure per strada i più piccoli alla vista di un camion continuano a entusiasmarsi, sono ben pochi quelli che crescendo decidono di intraprendere una professione troppo spesso raccontata in modo distorto: quella del camionista.

In Italia, dati Ispi, mancano 20mila camionisti. Il settore dei trasporti è in continuo invecchiamento. Le aziende maggiori e più strutturate sono emigrate e le più piccole sono scomparse, in conseguenza soprattutto degli alti costi di gestione, della pressione fiscale e delle difficoltà burocratiche.

“La nostra è un’azienda a conduzione familiare che inizialmente serviva le aziende automotive, alimentari e del beverage della zona”, racconta l’Ad. “Ci occupavamo di trasporti industriali. Negli anni ’90 è arrivata la logistica. Siamo cresciuti e siamo usciti dal Veneto”.

Eppure, questa crescita è messa in pericolo dalla carenza di autisti. E dal fatto che ormai soprattutto le nuove generazioni guardano con scetticismo il mestiere. “È comprensibile: è ritenuto un lavoro umile, duro, che spesso porta a stare lontani da casa per giorni”, precisa Bortolato.

Ecco perché Cab Log ha lanciato l’Academy per formare i ‘camionisti del futuro’. Un progetto finanziato dall’Unione europea che consentirà a 20 ragazzi di ottenere la patente CE + CQC (valore: 5.000 euro).

“I partecipanti avranno una formazione teorica e una pratica con la guida nei nostri piazzali, imparando tutte le operazioni di carico e scarico merci”.

L’obiettivo è assumere almeno 15 autisti. “Il lavoro del conducente è professionalmente evoluto. Non è più solo un autista, ma è una sorta di manager”, afferma l’Ad. “Ha responsabilità della merce che trasporta e deve essere in grado di gestirsi in autonomia”. Inoltre, i camionisti devono essere ‘digitali’. “Devono saper utilizzare le app, i QR Code per scannerizzare le bolle di consegna”.

In Nord Europa già ci sono mezzi a guida autonoma che fanno consegne di ultimissimo miglio. “L’intelligenza artificiale non mi spaventa e credo che la tecnologia possa rendere il lavoro dei nostri autisti meno pesante e più sicuro”, è certo Bortolato. L’uomo però sarà sempre indispensabile per controllare qualsiasi macchina. Per stare ‘al passo’ coi tempi, anche su quattro ruote, ci vogliono due gambe e due braccia.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.