GILEAD
Cerca
Close this search box.

Il cinema cresce: + 60% sul 2022. Ottima la stagione estiva, tornano in sala gli over 50

Gilead

La sala cinematografica in Italia è un mercato che, dal solo botteghino (senza indotto), fattura 495 mln di euro a fronte di 70 milioni di biglietti venduti. Questi i numeri rilasciati da Cinetel, la società che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze delle sale cinematografiche in Italia (partecipata pariteticamente da ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema e ANICA – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali). I dati assoluti 2023 fanno registrare una crescita a dismisura sul 2022: +61,6% sugli incassi e +58,6% sulle presenze. Ma il vero dato da confrontare è il gap con il periodo prepandemico che, grazie alle straordinarie performance di “C’è ancora domani”, “Barbie” e “Oppenheimer”, si riduce di molto: solo -16,3% sugli incassi e -23% sulle presenze rispetto alla media 2017-2019 (considerando che il 2019 fu un anno record con 635 mln di euro al botteghino e che, invece, rispetto al 2018 le perdite si assestano soltanto al 10%).

“C’è ancora domani”, in foto Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea

“C’è un recupero sostanziale rispetto alla crisi pandemica, con un balzo in avanti di 30 punti percentuali rispetto lo scorso anno, che riduce la distanza rispetto a come eravamo davvero di poco: oggi possiamo dire di essere tornati alla normalità”, afferma Simone Gialdini presidente Cinetel.

Numerosi i dati interessanti da segnalare e approfondire. Ad esempio che, rispetto al 2022, gli over 50 e over 60 sono tornati al cinema: rispettivamente +92% e +81% di presenze.

In crescita la quota del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2023 ha registrato una percentuale pari al 24,3% degli incassi e al 25,9% delle presenze corrispondenti ad un incasso di 120.6 milioni di euro (raddoppiando il dato del 2022) e a 18.2 milioni di presenze (9.4 milioni nel 2022; +93,9%).

La ricerca sul target, realizzata in collaborazione con CinExpert, ha evidenziato profilazioni interessanti: ci dice che “Barbie” (secondo titolo in classifica 2023 con 32 mln di euro, Warner Bros. Discovery), ha portato prevalentemente in sala giovani donne; “Oppenheimer” (terzo incasso dell’anno con 28 mln di euro, Universal) per la maggior parte uomini adulti mentre l’esordio di Paola Cortellesi (primo incasso assoluto con oltre 33 mln di euro al 31 dicembre 2023, ad oggi 35 milioni ancora programmato) ha fatto maggiormente breccia tra le donne adulte.

Ryan Gosling e Margot Robbie in “Barbie”, diretto da Greta Gerwig

In generale il pubblico femminile è tornato massicciamente al cinema: +77% rispetto al 2022, e il 44% delle persone frequenta la sala cinematografica tra le 5 e le 10 volte in un anno. Un pubblico definito Regular a fronte dei Frequent (20%) che acquistano oltre 10 biglietti ciascuno l’anno e i Casual (36%), attratti dal grande schermo sporadicamente, meno di 5 volte nei dodici mesi.

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, i dati rivelano delle criticità che la filiera tutta deve saper fronteggiare. Come ad esempio (ma non sono stati divulgati dati specifici) la doppia velocità della Lombardia a fronte di situazioni critiche in Campania e Calabria (approfondiremo questi aspetti anche sui prossimi numeri di Fortune Italia Entertainment), oppure l’eccessivo numero di film messi sul mercato: 824! Un numero esorbitante che risponde più all’esigenza delle piattaforme di avere prodotto piuttosto che della sala, considerando che solo 217 di questi titoli fa mercato.

Questa la classifica delle prime dieci società di distribuzione cinematografica per il 2023: Warner Bros. Discovery (101.3 mln di euro, 14.1 mln di presenze); Walt Disney (85.6 mln di euro, 11.8 mln di presenze); Universal Pictures (84.8 mln di euro, 11.5 mln di presenze); Vision Distribution (55.6 mln di euro, 8.2 mln di presenze; Eagle Pictures (47.5 mln di euro, 6.8 mln di presenze); 01 Distribution (40.6 mln, 6.1 mln di prenseze); Medusa (24.6 mln di euro, 3.6 mln di presenze); Lucky Red (13 mln di euro, 2 mln di presenze); I Wonder Pictures (8.4 mln di euro, 1.3 mln di presenze; Nexo Digital (6.6 mln di euro, 568 mila presenze).

I commenti

Lucia Borgonzoni – sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura con delega al Cinema e Audiovisivo – decisiva in questi anni con le riforme a sostegno del settore e con l’iniziativa “Cinema Revolution” che ha permesso di allungare la stagione estiva, dichiara: “Sono fiera dei positivi risultati raggiunti nel 2023, merito anche delle strategie che al MiC abbiamo messo in atto per lo sviluppo del settore. Grazie al prezioso contributo di tutti gli operatori della filiera del cinema e dell’audiovisivo siamo riusciti a recuperare gran parte di quanto perso dalle sale a causa della pandemia. Da oggi ulteriori 25 milioni di euro sono a disposizione sotto forma di tax credit per l’ammodernamento delle sale cinematografiche”.

Francesco Rutelli, presidente ANICA, dichiara: “Il cinema in sala è una ricchezza del nostro Paese, e torna a crescere e a far discutere nella società, nelle famiglie, tra i giovani. Le microindustrie del settore sono sempre più integrate. Anche il prodotto italiano è tornato a quote molto rilevanti, ma si dovrà continuare a innovare”.

Luigi Lonigro, presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici ANICA, aggiunge: “Il 2023 ha riaffermato la vitalità del nostro mercato e lo straordinario successo del bellissimo film di Paola Cortellesi è la conferma di come il pubblico italiano sia pronto ad affollare le sale soprattutto per prodotti sfidanti e innovativi. Il 2023 è stato anche l’anno del ritorno in massa delle scuole al cinema. Non sono numeri che cambiano la storia del mercato ma sono importanti indicatori di un pubblico cinematografico che si forma e si rinnova. L’importante recupero in percentuale rispetto ai territori europei più performanti, confermati dai risultati dei blockbuster americani in uscita nel periodo estivo, ci ha consentito di appaiare per presenze e superare per incassi la Spagna, che fino allo scorso anno ci precedeva con largo distacco”.

Massimo Proietti, manager di Universal qui in veste di vicepresidente Distributori dell’Anica, ha stimolato il parterre dei presenti (tra i quali moltissimi addetti ai lavori, e produttori in particolare) con dati e indicazioni che farebbero emergere dei vuoti di mercato da colmare: ad esempio il cinema italiano non produce prodotti per il target maschi under25. “È uno spazio drammaticamente vuoto appannaggio soltanto delle major americane che i produttori di cinema italiano potrebbero e dovrebbero riempire”.

 

 

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.