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Profumo lascia la Compagnia, circola anche il suo nome per la Presidenza di Intesa Sanpaolo

Francesco Profumo, figura di spicco nel panorama finanziario italiano, ha annunciato inaspettatamente le sue dimissioni anticipate dalla guida della Compagnia di San Paolo. Questo passo rappresenta un chiaro segnale della sua ambizione di accedere alla carica di presidente di Intesa Sanpaolo nel 2025, una posizione che lo vede come principale candidato.

La sua decisione di lasciare l’incarico alla Compagnia di San Paolo il 22 febbraio, quasi due mesi prima della scadenza formale prevista in aprile, ha suscitato un’attenzione significativa nei circoli finanziari. Contestualmente, Profumo ha rinunciato alla presidenza dell’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa), l’associazione delle fondazioni di origine bancaria, con effetto immediato.

La tempistica delle dimissioni sembra mirare a garantire a Profumo una posizione di vantaggio nella corsa alla presidenza di Intesa Sanpaolo. La nomina del nuovo presidente della banca è attesa nel 2025, e secondo le norme, il prescelto non può aver ricoperto ruoli non compatibili, come la presidenza di una società azionista, nei dodici mesi precedenti alla nomina.

La scelta di Profumo ha creato un risiko che coinvolge Torino, Roma e Milano, le principali città dove si concentrano gli interessi finanziari e le decisioni strategiche del sistema bancario italiano.

Il nome di Profumo è già circolato come possibile successore alla presidenza di Intesa Sanpaolo, e il suo anticipo di dimissioni sembra essere un passo deciso per consolidare la sua candidatura. La sua esperienza e la sua reputazione nel settore finanziario lo rendono un candidato di rilievo per guidare una delle più importanti istituzioni bancarie del paese.

Parallelamente, la partita per la successione alla presidenza dell’Acri è aperta, con Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo, considerato il favorito. La scelta del nuovo presidente dell’Acri è di rilevanza strategica, poiché questa figura è chiamata a rappresentare e guidare le fondazioni di origine bancaria nell’ambito delle dinamiche finanziarie italiane.

Nonostante il cambiamento imminente, le dimissioni di Profumo non alterano la tempistica prevista per la successione alla presidenza della Compagnia di San Paolo. Il comitato di gestione si riunirà il 22 febbraio per eleggere il presidente temporaneo che guiderà la fondazione fino ad aprile. La vicepresidente Rosanna Ventrella sembra essere la candidata più probabile, secondo lo statuto della fondazione.

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, entro il 4 marzo, indicherà due nomi tra i quali verrà scelto il futuro presidente della Compagnia di San Paolo. L’ex rettore del Politecnico Marco Gilli è considerato il favorito, ma altri nomi, tra cui Guido Saracco, Andrea Ganelli, Luca Asvisio e Giorgio Barba Navaretti, sono stati menzionati come possibili candidati.

Il 2025 si preannuncia quindi come un anno cruciale per il settore finanziario italiano, con la nomina del nuovo presidente di Intesa Sanpaolo destinata a essere uno degli eventi di maggiore risonanza.

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