Il futuro della leadership di Confindustria è al centro dell’attenzione, con il consiglio generale dell’associazione imprenditoriale che ha nominato una commissione di tre saggi incaricati di consulare tutte le articolazioni dell’organizzazione. Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi, con Luciano Vescovi come supplente, sono i protagonisti di questo complesso processo di selezione, che culminerà il 4 aprile con il voto per designare il successore di Carlo Bonomi.
Il mandato di Bonomi, che non può essere rinnovato per statuto, giungerà al termine il 23 maggio, quando avverrà il passaggio di consegne. La commissione ora si appresta a ricevere autocandidature, richiedendo a chi desidera concorrere di dimostrare per iscritto un sostegno pari almeno al 10% dei voti. Entro una settimana dall’annuncio dell’insediamento della commissione, i potenziali candidati potranno presentare le proprie intenzioni.
Al momento, quattro nomi monopolizzano l’attenzione, con particolare interesse per il possibile derby ligure tra Edoardo Garrone, presidente del Sole 24 Ore (Erg), e Antonio Gozzi, presidente di Federacciai (Duferco). Gli attuali vicepresidenti, Alberto Marenghi ed Emanuele Orsini, si preparano anche a presentare le proprie candidature.
Il processo di selezione si presenta come un intricato gioco di alleanze, con la possibilità di candidature uniche che, sebbene non siano facili da realizzare, potrebbero evitare dispersione di voti e tensioni interne. Gli industriali, nel rispetto delle regole di riservatezza di Confindustria, esprimono la speranza di evitare uno scontro dannoso per l’associazione.
I saggi avranno un ruolo chiave nel plasmare il percorso futuro, influenzando le scelte finali in base al consenso che raccoglieranno nelle consultazioni. La possibilità di emergere nuove candidature o di consigliare passi indietro potrebbe essere cruciale per la coesione dell’associazione durante questo delicato periodo di transizione. La loro opera sarà fondamentale nell’accompagnare il percorso che condurrà alla designazione del nuovo presidente il 4 aprile.
