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Mercato dell’energia, per il ministro Pichetto Fratin “la concorrenza farà calare i costi delle bollette”

Martedì sarà una giornata cruciale per il settore energetico italiano, quando l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) annuncerà i risultati dell’asta per la fornitura di energia elettrica a 4,5 milioni di clienti. Questo evento segnerà un passaggio significativo nel processo di liberalizzazione del mercato energetico, con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, che prevede un impatto positivo sulla concorrenza e sui costi.

Secondo Pichetto, il passaggio al mercato libero per una parte significativa dei clienti sotto la tutela del regime porterà a una diminuzione dei costi. Il ministro ha sottolineato che nonostante gli sforzi di alcuni partiti per prolungare il periodo di tutela, si è creato un ambiente di mercato favorevole, probabilmente influenzato dalla concorrenza che ha fatto abbassare l’offerta.

Il ministro Pichetto ha affermato con sicurezza che il passaggio a questo “mercato a tutele graduali” rappresenta un passo intermedio per coloro che non hanno ancora scelto un operatore del mercato libero. Questa fase transitoria, che durerà tre anni, mira a preparare gli utenti domestici alla piena liberalizzazione del mercato, garantendo nel frattempo la concorrenza attraverso il meccanismo delle aste.

Pichetto ha sottolineato che questo passo avanti non comporterà un aumento dei costi per gli utenti, ma anzi, grazie alle gare, ci si aspetta un ribasso dei prezzi. Il ministro è così convinto dell’efficacia di questo sistema che ha persino citato il suo caso personale, consigliando a sua moglie di attendere e valutare le offerte prima di scegliere un operatore, sicuro che la concorrenza porterà a tariffe più convenienti.

Tuttavia, la riforma del mercato dell’energia non è priva di sfide. Per i rimanenti 2,5 milioni di consumatori che sono ancora nel mercato tutelato del gas, il costo delle bollette aumenterà a gennaio. Nonostante il calo del prezzo della materia prima, l’aumento dell’IVA e delle accise, ripristinate dopo la sterilizzazione dovuta agli eventi in Ucraina, porterà a un aumento di quasi il 7%.

In conclusione, il passaggio a un mercato energetico più aperto è una svolta importante per l’Italia, e il ministro Pichetto si dimostra ottimista riguardo ai benefici che questo porterà in termini di concorrenza e riduzione dei costi per i consumatori. La conferma ufficiale da parte dell’Arera martedì fornirà ulteriori dettagli sulle prospettive del settore energetico italiano in questo nuovo capitolo della sua evoluzione.

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