Unicredit, una delle principali banche europee, sta per aprire il lungo elenco delle dichiarazioni finanziarie delle banche, in un evento atteso lunedì dopo il via libera del consiglio direttivo, originariamente programmato per l’1 febbraio. Sebbene la modifica di calendario abbia suscitato speculazioni sulle imminenti operazioni, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, tranquillizza il mercato, suggerendo che la convocazione potrebbe non essere correlata a importanti annunci di fusioni o acquisizioni.
Il presidente di Unicredit, Pier Carlo Padoan, ha descritto il cambiamento di agenda come una mera formalità, ma il mercato resta in attesa di qualsiasi mossa del CEO Andrea Orcel, considerando che la banca dispone di una “montagna di liquidità pari a 12 miliardi.” Tuttavia, Sileoni sottolinea che Orcel non è uno che “spara cartucce a salve” e probabilmente aspetterà il momento giusto per effettuare operazioni significative, basandosi sull’esperienza maturata in altre nazioni in cui ha lavorato.
Secondo il segretario generale della Fabi, le voci recenti sono il risultato di speculazioni nel settore finanziario e non ci si dovrebbe aspettare movimenti significativi fino alle elezioni europee di giugno. Unicredit è considerata una banca chiave da cui il mercato si attende un impatto significativo. Alcune voci l’hanno accostata alla Popolare di Sondrio, nota nel Nord Italia per le sue risorse finanziarie.
Le proiezioni finanziarie di Unicredit sono allettanti, con gli analisti che prevedono un utile di 7,9 miliardi nel 2023. Nel frattempo, Andrea Orcel è sulla strada per un altro record nella sua carriera. Mentre Monte dei Paschi di Siena si prepara al ritorno al dividendo, il mercato scommette anche su Unicredit per un extra cedola.
Con il mese di febbraio si avvicina il rush finale per la definizione della lista per il nuovo consiglio di amministrazione, in vista dell’assemblea del 12 aprile. Si prevede un consiglio in continuità con il tandem Orcel-Padoan verso la conferma, con un unico possibile cambio, ovvero l’uscita dell’austriaco Alexander Wolfgring che ha raggiunto il limite di mandati consentiti. La banca sta dunque attirando l’attenzione del mercato finanziario con aspettative e speculazioni su future mosse e sviluppi aziendali.
