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Twin transition: quali sfide per la crescita?

Viviamo l’era della poli-crisi dominata dal susseguirsi, a una velocità senza precedenti, di shock economici e geopolitici che stanno trasformando gli squilibri nel new normal dell’economia mondiale.

In questo contesto, diviene sempre più complesso anticipare quali saranno gli scenari futuri di sviluppo dei mercati, ma è tuttavia possibile intercettare delle mega-tendenze prevalenti che agiscono come driver del cambiamento. Si tratta di forze di lungo periodo capaci di riconfigurare lo scenario mondiale e di delineare il futuro dell’economia e della società, tra le quali assumono particolare rilevanza i megatrend del green e del digitale. Si tratta di due fenomeni di diversa natura, ma che hanno capacità di interagire, di rafforzarsi a vicenda e di creare nuovi paradigmi del valore.

Lo sviluppo tecnologico e le tematiche green rappresentano quindi due mega-tendenze fondamentali per anticipare i percorsi di transizione verso nuovi modelli di crescita a livello europeo e globale. È proprio riconoscendo la centralità di queste due forze trasformative, e la necessità di formulare approcci congiunti, che la Commissione europea le ha definite “twin transition”, le transizioni gemelle. Le twin transition sono considerate dall’Ue due fattori chiave per il rafforzamento della resilienza e dell’autonomia strategica dell’Unione e per il superamento degli squilibri geopolitici attuali.

Nel suo discorso durante i lavori del Forum economico mondiale a Davos, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha richiamato la centralità per l’Ue di affrontare congiuntamente i temi del green e del digitale, ricordando come l’Ue abbia raddoppiato i suoi sforzi per essere protagonista del processo di transizione verso l’energia pulita, investendo nelle clean technologies come leva per la costruzione del futuro della competitività dell’Ue. È un’ambizione più volte condivisa dalla Commissione europea che ha dichiarato: “Il futuro della clean tech industry a livello globale deve realizzarsi in Europa”. In questa prospettiva, le twin transition rappresentano una straordinaria leva strategica anche per la realizzazione degli obiettivi Ue di transizione verde del Green Deal europeo, accelerando il conseguimento della neutralità climatica entro il 2050.

La portata globale delle twin transition è mostrata anche dall’andamento degli investimenti globali nelle tecnologie di transizione climatica, che dal 2015 sono triplicati superando per la prima volta nel 2022 la soglia dei mille miliardi di dollari, secondo i dati Bloomberg. I finanziamenti delle startup climate tech sul mercato del private equity hanno già totalizzato complessivamente 130 mld di dollari a livello globale nel biennio 2022-2023.

Tuttavia, per mantenere una traiettoria volta a limitare le temperature globali a 1,5°C sopra i livelli preindustriali, gli investimenti annuali globali in tutte le tecnologie green dovranno quadruplicare tra il 2023 e il 2050. Questo anticipa la velocità dei cambiamenti futuri, che saranno guidati, da un lato, da innovazioni breakthrough della tecnologia e, dall’altro, dall’impegno multilaterale verso obiettivi condivisi di carbon neutrality.

Gestire l’interconnessione tra la velocità dell’innovazione tecnologica e l’imperativo green significa per le imprese italiane ed europee impegnarsi per ripensare le proprie strategie di crescita, riconfigurando i propri obiettivi verso la creazione di valore non soltanto economico, ma condiviso, sostenibile e soprattutto abilitato dalla tecnologia attraverso i dati, gli algoritmi e la connessione. Questo significa dare priorità strategica alle iniziative di ricerca e sviluppo, a piani di open innovation verso l’integrazione delle tecnologie abilitanti nei propri modelli di creazione del valore, come l’internet delle cose, l’intelligenza artificiale, il cloud, e facendolo in chiave di ecosistema e in un’ottica sostenibile.

La capacità trasformativa delle twin transition richiederà una trasformazione nei paradigmi di gestione del capitale umano. I manager del futuro dovranno mostrare accresciute abilità tecniche e conoscenze manageriali per essere la bussola delle organizzazioni nel percorso verso il cambiamento, e tuttavia questa guida non può prescindere dall’adozione di approcci collaborativi ed umanistici. Il doppio volto della transizione sostenibile e tecnologica rafforza infatti l’importanza delle abilità sociali del manager, che deve essere capace di gestire il cambiamento in una prospettiva condivisa con un senso dell’organizzazione come comunità costruita attorno al ‘noi’. Le numerose competenze trasversali di lateral thinking che saranno necessarie per gestire la convergenza tra il megatrend del green e del digitale mettono in risalto la priorità di creare oggi sistemi formativi in grado di gestire in futuro questa transizione, con percorsi basati sulla coltivazione del pensiero critico, la capacità di problem solving, lo sviluppo della creatività e del senso dell’agire condiviso.

La transizione twin non può che essere un tema centrale di politica industriale, perché è da come verranno affrontare le sfide e colte le opportunità che derivano dalla interconnessione tra il green e il digitale che dipenderà il futuro della competitività europea e di quella del nostro Paese. Il governo delle twin transition pone al centro non solo i modelli di innovazione tecnologica e di sostenibilità, ma soprattutto i profili e le competenze che saranno necessarie per gestire l’economia e la società di domani, che sarà non solo più tecnologica ma anche più sostenibile.

Guardare all’evoluzione delle transizioni gemelle è proprio l’obiettivo dell’Osservatorio Look4ward sui trend delle competenze del domani, un progetto ambizioso promosso da Intesa Sanpaolo e dal centro di ricerca in Strategic change ‘Franco Fontana’ della Luiss, che mette insieme accademia e impresa per anticipare le competenze e le professioni del futuro, condividendo la consapevolezza che dalla nostra capacità di riconoscere e comprendere le interconnessioni tra le potenzialità delle tecnologie e gli obiettivi di sostenibilità dipenderà la nostra abilità di navigare nell’incertezza con solide traiettorie di crescita.

 

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