NF24
Cerca
Close this search box.

Intelligenza artificiale, la strategia italiana e cosa manca

intelligenza artificiale ai

Il Governo – nel giorno dell’evento organizzato dal Dipartimento per la trasformazione digitale – ha iniziato a fornire qualche elemento concreto sul cammino che sta tracciando per l’intelligenza artificiale in Italia.

Sappiamo quali dotazioni finanziarie verranno messe in campo per le imprese e le startup, ad esempio, dopo l’annuncio della premier Meloni. E sappiamo anche che il ruolo principale da questo punto di vista lo avrà Cdp Venture capital.

Ma su un punto della strategia già arrivata sul tavolo di Giorgia Meloni il Governo deve ancora prendere una decisione: capire quale sarà l’agenzia che supervisionerà tutto, una misura chiesta dall’AI Act europeo. Prima indiziata è l’Agid, l’agenzia per il digitale che ha già ospitato il comitato di esperti AI che ha aiutato a sviluppare la strategia del Governo.

Meloni: l’Italia investe un miliardo sull’intelligenza artificiale

Un indizio lo ha dato lo stesso Sottosegretario con delega all’innovazione Alessio Butti durante l’evento ‘Intelligenza artificiale per l’Italia’. “Parliamo di un’agenzia e non di un’autorità indipendente”, ha detto. “Un organismo con un ruolo di supporto all’attuazione della strategia nazionale, ma anche con funzioni di vigilanza e sanzioni”. Funzioni che l’Agid già ha. Tra gli altri candidati, il garante per la privacy e l’agenzia nazionale per la cybersicurezza.

La strategia, ha spiegato Butti, verrà invece messa a punto dal Comitato Interministeriale per la Trasformazione Digitale, presieduto dallo stesso sottosegretario. Tra gli altri punti della strategia, la costituzione di una Fondazione e di fondi finanziari per l’avvio di progetti di interesse nazionale. Non si pensa solo alle startup e alle imprese, ma anche al mondo della ricerca e l’attribuzione alla Presidenza del Consiglio della responsabilità politica in materia di AI, integrando la normativa sul golden power. Su questo tema non interviene l’AI Act, in approvazione domani al Parlamento europeo.

Intelligenza artificiale, Mario Nobile (Agid): “È un tema multidisciplinare”

Sulla possibilità che il ruolo di ‘supervisore’ venga alla fine assegnato ad Agid il Dg Mario Nobile si limita ad un ‘no comment’.

“È una decisione evidentemente politica. Sicuramente è un tema assai multidisciplinare perché esistono temi di protezione dei dati personali, temi di cybersecurity, temi di tutela e concorrenza del mercato. Agid ha un ruolo sui servizi fiduciari, quindi su quello che usiamo ogni giorno come PEC, firme digitali, identità digitali. Indubbiamente il lavoro sarà un lavoro di coordinamento, perché non c’è una sola entità. L’auspicio è che mettendoci assieme, andiamo rapidamente a valutare l’impatto e a dare speranza a chi sviluppa”.

Secondo Nobile, già oggi il ruolo di Agid (che ha recentemente presentato il piano nazionale dell’informatica, secondo cui dovremo sviluppare 400 progetti AI nella PA entro il 2026) è quello di “creare strumenti per fare in modo che l’intelligenza artificiale venga valutata secondo gli impatti che può creare. Quindi il quadro dei principi è chiaro. Non ci sono dubbi sulla necessità di mettere la persona al centro e di non lasciare indietro nessuno. Il tema è come valutare l’impatto delle tecnologie nei casi d’uso”.

 

 

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.