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Di Maio: Pil 2019 non oltre 1,5%-1,6%

La crescita del Pil indicata nella nota di aggiornamento al Def “si dovrebbe attestare attorno a un numero che ci permette di stare attorno agli standard di una manovra che viene presentata in Europa quindi non oltre l’1,5%-1,6% ma quando partiranno” le misure della manovra “il Pil potrà crescere anche oltre quelle stime”. Il Vicepremier Luigi Di Maio risponde così, in Senato, alle domande sui numeri della manovra economica.

In sostanza, secondo Di Maio, non mancheranno i fondi per tutte le iniziative economiche del Governo: “ci saranno i 10 miliardi per il reddito di cittadinanza, i 7 miliardi per la legge Fornero, il miliardo e mezzo per i truffati delle banche”. Ci saranno quindi “tutti i soldi per realizzare tutte le misure che abbiamo promesso. Ce ne saranno così tanti che addirittura ripaghiamo i debiti che ci hanno lasciato i governi del Pd e infatti l’Iva non aumenterà. Facciamo quello che abbiamo promesso”. LA manocra del Governo gialloverde è “del popolo” anche per “i tagli che fa ad alcuni privilegi che venivano riconosciuti solo alle banche, per i tagli alla spesa militare inutile” come le “spese per armamenti che andavano ridotte e cominciamo a ridurre”. Previsti, ha aggiunto, anche “tagli a tutto ciò che non serve nei costi gonfiati della Pa rinegoziando alcune gare Consip”.

Al Vicepremier è stato anche chiesto se nella manovra ci sarà un intervento sulla deducibilità degli interessi passivi e se non sia preoccupato che questa misura possa incidere negativamente sul credito: “Io non credo e soprattutto non c’è alcuna volontà di creare misure punitive semplicemente ridiamo ai cittadini un po’ del maltolto”, ha risposto.

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