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Manovra, in Cdm quota 100 e pensioni d’oro. Spread sotto 300

Dopo giorni di tensioni e una mattinata particolarmente convulsa, ieri, il vertice di Governo di Palazzo Chigi che ha preceduto il Cdm su dl fisco e manovra è terminato dopo due ore e mezza di riunione. Il primo a commentare è stato Matteo Salvini: “Dopo averlo dimostrato sull’immigrazione e la sicurezza, anche su temi economici continuiamo a mantenere le promesse con gradualità e coraggio. Fornero, flat tax, Equitalia: anche su questi temi siamo il cambiamento”. Dal Cdm, iniziato poco dopo il vertice, è arrivata la prima approvazione, quella al decreto “tagliascartoffie” e leggi inutili. E stamattina lo spread è sceso sotto i 300 punti . Il differenziale segna 297 punti contro i 304 dell’apertura. Il rendimento del decennale italiano è pari al 3,48%.

L’accordo politico tra Lega e Cinquestelle prevede la riforma della legge Fornero e la “quota 100” a febbraio; tra le misure concordate non c’è alcun aumento di tasse “tranne che su banche e assicurazioni”, hanno spiegato ieri fonti dei due partiti, con annessa intesa sulla ‘pace fiscale’ attraverso percentuali “variabili” che consentiranno di sanare il pregresso per chi ha presentato dichiarazioni dei redditi. Nella dichiarazione integrativa la tassazione sul maggiore imponibile Irpef dichiarato nei 5 anni precedenti sarà del 20% con un tetto di 100 mila euro. Il massimo dichiarabile è di un terzo sull’imponibile dell’anno precedente. Per l’immigrazione sarà tagliato “oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro per il triennio (oltre 500 milioni subito, a partire dal 2019)”.

Secondo fonti 5 stelle vicine a Di Maio, nella pace fiscale sarà prevista la possibilità di “dichiarazione integrativa, che esiste già, ma con la possibilità di integrare fino ad un massimo del 30% in più rispetto alle somme già dichiarate con un tetto massimo di 100.000 euro”, e i 5 stelle avrebbero anche “ottenuto nessun salvacondotto per gli evasori”. Infatti nel decreto fiscale sarà inserita una norma per l’arresto degli evasori fiscali, mentre sempre per i pentastellati nella legge di bilancio ci sarà anche la misura sulle “pensioni d’oro”. “Ci siamo accordati sul fatto che per gli evasori ci sarà la galera. Ci sarà la pace fiscale per aiutare chi non ce la fa con le cartelle Equitalia – ha detto Di Maio – ma non ci sarà nessun salvacondotto per chi evade”. Secondo fonti di Palazzo Chigi, a copertura della legge di bilancio arriverà dal taglio delle pensioni d’oro un miliardo in tre anni.

 

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