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La settimana, storie e analisi: lo spettro dello spread

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Ecco le notizie della newsletter di questa settimana:

– Lo spettro dello spread
– Bnpl, i rischi delle ‘rate digitali’
– La scalabilità cambia il mondo: intervista a Giulia Baccarin
– La medicina amara delle quote rosa: parla Cristina Scocchia
– I conti in calo di Pfizer e Moderna

 

Lo spettro dello spread

Di Alessandro Pulcini

Nel giorno in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferma che non ci sono i presupposti per trovare un’altra maggioranza, con le elezioni anticipate fissate per il 25 settembre, la Bce scrive due pagine importanti del futuro economico europeo: rialza i tassi come non succedeva dal 2011, ma soprattutto stabilisce le regole dello scudo anti-spread.

Regole che non sembrano tranquillizzare gli analisti sul futuro dei titoli italiani. La situazione politica li porta infatti a prevedere uno spread indirizzato verso i 300 punti.

Per molti analisti, insomma lo scudo della Bce presentato da Christine Lagarde, così ‘discrezionale’, non è abbastanza per rassicurare sul futuro dei titoli italiani.

Trovate qui l’articolo integrale.

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Le altre storie della settimana

Pagamenti
Bnpl, i rischi ( e i vantaggi) delle ‘rate digitali’. Il monito di Bankitalia

E se in Italia arrivasse l’abitudine di pagare a rate il caffè al bar, il biglietto per il concerto o la spesa dal pizzicagnolo? Questo in realtà è ancora uno scenario lontano, ma non così remoto. Perché anche nel nostro Paese, complice l’inflazione e la minor disponibilità di cash, si stanno velocemente diffondendo sistemi Bnpl, cioè sistemi di pagamento online che permettono di rateizzare un acquisto anche di poche decine di euro.

Imprese
La scalabilità cambia il mondo: intervista a Giulia Baccarin (Mipu)

Dieci anni dopo la sua fondazione, Mipu è un’azienda con quattro sedi e settanta dipendenti, impegnata nel campo delle tecniche predittive basate su intelligenza artificiale. Tecniche che servono a ridurre sprechi e costi, aumentando sostenibilità e competitività delle fabbriche, ma anche delle città. In dieci anni, la co-fondatrice e Ad Giulia Baccarin ha imparato che l’imperativo categorico, per chi si occupa di innovazione profonda, è uno solo: “Scalabilità”.

Dall’edicola
Cristina Scocchia: Quote rosa una medicina amara ma necessaria

“Arriva in azienda un gruppo di fornitori, salutano con molti ossequi i miei dirigenti, io sono invisibile. Poi si girano verso di me e mi porgono il cappotto. ‘Può appenderlo per favore?’, mi chiedono. ‘Volentieri’ rispondo. E mi presento: ‘Piacere, sono l’Amministratore delegato’”. Eccola Cristina Scocchia. Pragmatica, diretta. Quando Illy Caffè le offre un posto in Cda si accorge subito che quel ruolo non era abbastanza: Cristina poteva e doveva essere di più.

Covid
Il calo dei vaccini e i conti Pfizer e Moderna

Per molti mesi sono stati ‘oro’ per i conti di un pugno di aziende farmaceutiche che fin dall’inizio della pandemia si erano gettate sulla ricerca di uno ‘scudo’ contro Sars-Cov-2. Poi però l’effetto volano dei vaccini anti-Covid si è attenuato. Così le vendite di Pfizer e Moderna scendono di due terzi nel secondo trimestre. E, secondo gli analisti, ora Pfizer/BioNTech e Moderna vedranno per la prima volta un calo significativo dei ricavi delle vendite per i loro vaccini a mRna, leader di mercato.

Notizie Adnkronos:

– Arera, relazione annuale del 2022

– Sanpellegrino, il Bilancio di sostenibilità 2022

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