Per le cosiddette pensioni d’oro, ovvero quelle superiori ai 90mila euro, arriva un taglio per cinque anni, dal 10% al 40%. Una sforbiciata contenuta in un emendamento alla manovra presentato dal capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli.
Il taglio risparmia gli assegni maturati “interamente con il sistema contributivo” ed è scaglionato in cinque fasce: il 10% per la parte degli assegni che supera i 90mila (circa 4.500 euro al mese); il 20% tra i 130mila e i 200mila euro; il 25% tra i 200mila e i 350mila; il 30% tra i 350 e i 500mila euro; il 40% oltre il mezzo milione.