Nuova norma Ue per ridurre i rischi per il settore bancario derivanti dai crediti in sofferenza, i cosiddetti Npl (Non performing loans). L’accordo sulla normativa europea, raggiunto da Consiglio, Parlamento e Commissione Ue, mira a “prevenire in futuro l’accumularsi di Npl”, spiega Hartwig Loeger, il ministro delle Finanze austriaco e presidente di turno dell’Ecofin.
Le nuove norme fissano i requisiti di capitale e gli accantonamenti che le banche devono rispettare quando nuovi crediti diventano inesigibili. Per il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis l’accordo di oggi rappresenta un nuovo passo avanti verso l’Unione bancaria e consentirà alle banche di avere meno Npl. In tal modo gli istituti di credito potranno migliorare la loro solidità e rilanciare l’attività creditizia a sostegno della crescita. Le misure devono ora ricevere il via libera definitivo da parte del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti (ambasciatori) dei Paesi membri Ue.