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Fincantieri, 5,5 mld di ricavi. Bono: nel 2018 grandi successi commerciali

Il 2018 è stato un anno di “grandi successi commerciali”, e in futuro Fincantieri “manterrà il focus sulle iniziative strategiche”. L’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, presenta con orgoglio i risultati dell’azienda e rafforza la propria posizione in vista del rinnovo della sua carica, che alcuni tra il M5s mettono in discussione. I numeri, e la borsa, danno ragione all’Ad. Il titolo Fincantieri infatti guadagna il 10,13% all’indomani della presentazione del bilancio 2018, chiuso con ricavi in aumento del 9%, a 5,5 miliardi euro. Bono ha sottolineato, nella conference call con gli analisti, che i risultati sono anche il frutto del lavoro dei dipendenti e dei subcontractor, anticipando che “c’è ancora molto da fare” insieme “per un futuro migliore”.

Un futuro che passerà anche dall’accordo Stx. “Lavoreremo con l’Ue per impostare l’acquisizione e accelerare il processo, che siamo fiduciosi avrà esito positivo”, ha detto Bono aprendo la conference call, riferendosi all’acquisizione di Chantiers de l’Atlantique. “Siamo fiduciosi – ha ribadito – che le nostre ragioni saranno prese nella giusta considerazione e questo ci consentirà di creare l’Airbus dei mari”. Il dossier è a Bruxelles dopo che Francia e Germania hanno deciso di investire la Commissione Ue sulla vicenda. “Abbiamo firmato un accordo con il governo francese per l’acquisizione del 50 per cento (più 1% di prestito) degli Chantiers de l’Atlantique – ha riepilogato Bono – L’acquisizione è soggetta all’approvazione dell’Autorità Antitrust. Francia e Germania hanno deciso di trasmettere il dossier alla Commissione europea”.

Tornando ai numeri del 2018, Fincantieri ha entusiasmato i mercati non solo con i ricavi, ma anche con l’Ebitda – che si attesta a quota 414 milioni (+21%) – e un nuovo record nel carico di lavoro complessivo: 116 navi, 33,8 miliardi (+29%). L’amministratore non si ferma davanti ai risultati raggiunti ma punta in alto, ad aumentare i volumi di circa il 50% entro il 2022. Risultati e obiettivi che confermano la posizione dell’ad, il cui rinnovo della carica (da decidere nelle prossime settimane) è stato nei giorni scorsi oggetto di polemiche politiche, soprattutto tra M5S, che intende sostituire l’ad, e la Lega che invece vorrebbe confermarlo.

La decisione finale è attesa per il 5 aprile, quando si riunirà l’assemblea degli azionisti. Il risultato d’esercizio adjusted è stato di 108 milioni di euro (+19%), quello d’esercizio di 69 milioni di euro (+30%). Il Bilancio chiude inoltre con un indebitamento finanziario netto di 494 milioni. I nuovi ordini acquisiti ammontano a 8,6 miliardi, con commesse per 27 navi, di cui 14 cruise da 8 armatori diversi. Ottima performance è stata registrata nel settore Shipbuilding, con la consegna lo scorso anno di 35 unità da 15 stabilimenti diversi, mentre è stato completato il delisting di Vard con l’avvio dell’integrazione con le attività italiane del Gruppo.

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