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Visco chiarisce una volta per tutte: Bankitalia non è privata

“Bankitalia è pubblica e fa un servizio per la comunità”. Lo mette in chiaro, una volta per tutte, il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco. “La Banca d’Italia è un ente pubblico. Non è un ente di proprietà di alcune banche private come qualcuno dice”, sottolinea spiegando che “nel 1936 alcuni istituti misero delle quote per 300 milioni di lire. I trecento milioni di allora ora equivalgono al capitale sociale di Bankitalia in mano ai suoi partecipanti che da 60 sono diventati oltre 120 mentre le quote che danno diritto di voto sono scese al 3% e anche quelle che danno diritto ai dividendi”.

Nel corso del Board Forum Spencer Stuart a Milano, il numero uno di Bankit ha fatto il punto su alcuni dei temi al centro dei dibattito su Via Nazionale. Le crisi di alcuni grossi Istituti? “Ci sono state” così come ci sono stati i “fallimenti, ma è stato un effetto nettamente inferiore rispetto agli altri Paesi europei – afferma Visco – Le cattive gestioni sono state individuate da Bankitalia. Nonostante la crisi il sistema bancario ha retto, è un sistema che nel suo complesso ha retto. Ma ora la sfida è quella futura, con le tecnologie”.

Adesso, infatti, “la difficoltà non è la vigilanza” delle banche, “ma la gestione delle crisi che è diventata quasi impossibile” a causa degli “strumenti” a disposizione, afferma il Governatore tornando sulle critiche espresse dal capo della vigilanza di Via Nazionale alle regole Ue e al bail in. Visco ha ricordato come i casi di “mala gestio” siano stati individuati dalla stessa Banca d’Italia.

Sulla riserve auree, il Governatore ribadisce: “l’oro ammonta tra gli 80 ai 90 miliardi di euro, dipende dal prezzo del giorno. L’oro è una piccola componente” del bilancio, “è della Banca d’Italia e non può essere utilizzato come finanziamento monetario per il Tesoro. Questo è pacifico”.

E sui dubbi relativi all’operato di Bankit, espressi dal leader del M5S Luigi Di Maio in passato, Visco afferma: “non credo che ci devono essere dubbi su cosa si fa in Bankitalia e chi lo fa. In Bankitalia si fa il massimo per il bene della comunità”, sottolinea. “E non è vero – ha aggiunto – che si fa tutto a Francoforte, come spesso si dice. Bankitalia si occupa di crisi bancarie con governo e ministero dell’economia in un contesto molto difficile che si messo su molto in fretta e credo molto bene”. D’altra parte, “credo che sia ben riposta la fiducia” nella Banca d’Italia, afferma il governatore ricordando i vari compiti dell’istituto centrale fra cui, ad esempio, l’attività di gestione e agevolazione dei sistemi di pagamenti realizzata con la Bundesbank.

Lo stesso vicepremier a 5 stelle Di Maio, a margine di un incontro a Torino afferma: “non c’è nessun tema di sfiducia” nei confronti della Banca d’Italia, nonostante lo stop imposto alla conferma di Luigi Federico Signorini a vicedirettore generale della Banca d’Italia.

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