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Tutti possiamo essere digitali

Negli ultimi cinque anni McKinsey ha cambiato pelle. Una trasformazione guidata dalla digitalizzazione che ha riscritto le regole della consulenza strategica. Nel segno della formazione continua, a prescindere dall’età anagrafica, e di un rapporto sempre più stretto con le aziende-clienti.

Nel numero di Fortune Italia ora in edicola un’intervista a Massimo Giordano, che dal 2018 è alla guida dell’ufficio del Mediterraneo di McKinsey & Company: azienda che è tra le prime al mondo nella consulenza strategica alle imprese. Dalle acquisizioni dell’azienda all’open innovation, dall’intelligenza artificiale al restructuring, Giordano spiega come il ruolo del consulente sia cambiato: “non più solo raccomandazioni, ma un supporto finalizzato a eseguire le raccomandazioni. Non ci sostituiamo mai all’azienda, ma la aiutiamo a realizzare i suoi obiettivi e a sviluppare le competenze di cui ha bisogno”.

E in questo lavoro, secondo Giordano, è indispensabile smontare un luogo comune. “Le competenze digitali non riguardano solo i giovani: non è vero, ad esempio, che solo loro utilizzano i canali digitali, pensarla così sarebbe un grave errore di mercato. Inoltre, tutti noi dovremmo lavorare per aiutare anche le persone con profili professionali più maturi a riqualificarsi. È un tema a cui tengo tantissimo. Le aziende dovranno rivestire un ruolo trainante nella riqualificazione”.

 

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo.

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