NF24
Cerca
Close this search box.

EssilorLuxottica, i francesi chiedono un commissario

di Sara Bonifazio – Lo scontro sulla governance di EssilorLuxottica si sposta in Tribunale. Delfin ha depositato un arbitrato per denunciare le violazioni dell’accordo con il socio francese, ma Essilor la ‘sorpassa a destra’ presentando al Tribunale del commercio di Parigi la richiesta di un commissario, per sbloccare la situazione di impasse in cui si trova il cda a gestione paritaria. Lo ha anticipato Les Echos alla vigilia di una nuova riunione (oggi, ndr) del cda del gruppo di occhialeria.

All’ordine del giorno ci sarebbe dovuto essere la discussione in merito all’arbitrato promosso da Delfin presso la Camera di Commercio Internazionale. Il vicepresidente Hubert Sagnieres è accusato del “mancato rispetto dei doveri di leale cooperazione e buona fede previsti dall’Accordo di Combinazione del 2017 tra Essilor e Delfin, la quale è stata privata del potere di gestione paritetico che le pertiene ai sensi dell’accordo”. “Constatando lo stallo creatosi all’interno del consiglio di amministrazione e come questo ostacoli l’implementazione del processo di integrazione e delle relative sinergie, Delfin ha ritenuto che il ricorso alla Camera di Commercio Internazionale fosse allo stato una soluzione necessaria e la più appropriata al fine di preservare gli investimenti di tutti gli azionisti”.

Era fine marzo. Alla controparte erano concessi per legge 30 giorni per presentare una propria memoria difensiva ma, prima che sia venuto a scadere quel termine arriva il contrattacco. Per sbloccare la maggioranza in cda i francesi chiedono che venga commissariato il cda. Si alza la tensione in attesa dell’assemblea del 16 maggio dove la via indicata dai fondi, quella di allargare il cda a 18 componenti, sembra difficilmente percorribile dopo che lo stesso board, nell’ultima riunione, ha dato parere contrario e invitato gli azionisti a votare contro le richieste sia da parte di Valoptec, l’associazione dei dipendenti di Essilor, che di una cordata di fondi (tra cui Fidelity, Comgest e Phitrust). Perchè la nomina dei nuovi consiglieri indipendenti passi le mozioni dovrebbero ottenere almeno il 50% dei ma i sette investitori istituzionali insieme pesano poco più dell’1% dei diritti di voto e Valoptec poco più del 4%, quando Delfin detiene da sola il 31%.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.