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Volkswagen mette da parte 1 mld per affrontare le cause Dieselgate

di Francesco Bongarrà – Primo trimestre con risultati sopra le attese per Volkswagen, che però accantona un miliardo di euro per fronteggiare le eventuali spese determinate dalle cause legate al Dieselgate. Nei primi tre mesi dell’anno l’utile operativo della casa automobilistica di Wolfsburg è sceso del 7%, a 3,9 miliardi di euro a causa di “oneri eccezionali” riguardanti “rischi legali per oltre un miliardo di euro”, si legge nella nota del gruppo. Senza questi “oneri”, l’utile operativo sarebbe salito del 14% a 4,85 miliardi.

L’utile lordo è invece sceso a 4,1 miliardi, dai 4,5 miliardi del primo trimestre 2018. Crescono i ricavi, saliti del 3,1% a 60 miliardi di euro, nonostante il ribasso del 2,8% dei veicoli venduti tra gennaio e marzo. La liquidità netta della divisione automotive ammonta a 16 miliardi. Il gruppo conferma, poi, “gli obiettivi del 2019 per le consegne ai clienti, i ricavi delle vendite e l’utile operativo prima delle partite speciali”. In particolare, il management si aspetta un aumento dei ricavi delle vendite del 5%, prevedendo una redditività operativa sui ricavi tra il 6,5 e il 7%.

“Il gruppo è di nuovo partito bene quest’anno”, ha commentato il Chief financial officer Frank Witter, spiegando che “la performance dei ricavi di vendita e la crescita degli utili nei primi tre mesi dell’anno fiscale in corso sono incoraggianti. Ma dobbiamo continuare a prendere il ritmo per quanto riguarda la nostra trasformazione”. In particolare, i costi sostenuti dal colosso automobilistico tedesco per il dieselgate hanno superato i 30 miliardi di euro; il miliardo stanziato da ultimo “include i costi per gli avvocati, i risarcimenti e i procedimenti legali in corso”, ha aggiunto Witter. “Mentre abbiamo coperto tutti i costi attualmente prevedibili, i costi aggiuntivi non possono essere esclusi”. Contro il gruppo sono state avviate oltre 60.000 azioni individuali in Germania, con la maggior parte dei risarcimenti, ma gli investitori hanno anche avviato un procedimento accusando il gruppo di aver fornito informazioni in ritardo sull’entità delle implicazioni finanziarie dello scandalo. Quanto ai marchi, se Audi e Porsche registrano una diminuzione nelle vendite, Volkswagen, che rappresenta oltre la metà delle vendite di veicoli nel Gruppo, è rimasta relativamente stabile.

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