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Leonardo in campo per Piaggio Aereo

di Paolo Rubino – Leonardo è pronta a scendere in campo per il salvataggio di Piaggio Aero, industrialmente guardando alle sole attività di manutenzione, e sul fronte dell’occupazione guardando “volentieri” alle professionalità che potrebbero trasferirsi nel gruppo leader italiano dell’aerospazio, difesa e sicurezza. Entro il 15 maggio, la scadenza fissata dal bando del commissario straordinario di Piaggio Aero, Vincenzo Nicastro, “presenteremo una manifestazione di interesse per la parte manutenzione motori e per la parte manutenzione velivoli”, dice l’Ad di Leonardo, Alessandro Profumo che, invece, per la parte di produzione ‘aviation’ vede “più complessità”.

L’idea non sembra però collimare con quella di Nicastro. “Il mio intento – ha puntualizzato – è di rendere la società nuovamente appetibile e individuare il migliore acquirente che sia disposto a rilevare l’azienda nella sua interezza”. In occasione di un’audizione in Commissione Difesa su potenzialità e criticità per l’export del settore, Profumo ha sottolineato anche quanto possa incidere ogni “cambiamento del posizionamento politico” del Paese: non partecipare a gare, o uscire da grandi programmi internazionali per la Difesa (è, per esempio, di recente attualità il dibattito politico alimentato dai 5Stelle sul cacciabombardiere F35) – avverte l’Ad di Leonardo – comporterebbe un arretramento irrecuperabile rispetto ai nostri competitor “che sono sempre molto presenti”: “dobbiamo difendere potenzialità, che non sono solo delle aziende ma del Paese, perché il giorno che le disperdiamo non le recuperiamo più”.

Lo scenario è quello di un “grado di internazionalizzazione dell’industria italiana inferiore rispetto ai competitor europei soprattutto per la carenza di strumenti di supporto all’export”: serve “un supporto istituzionale strutturato”. Ma quella che Leonardo porta in Parlamento è anche una proposta specifica per colmare un vantaggio competitivo che hanno altri Paesi: “noi, oggi, nell’ambito dell’apparato normativo attuale riceviamo un sostegno fenomenale dal nostro sistema di Difesa” ma, avverte Profumo, “vediamo che Paesi concorrenti hanno questo strumento del G2G, cioè della possibilità per un Paese di effettuare contratti diretti con altri Paesi”, tra Governi.

“Crediamo che questo sia uno strumento del quale anche il nostro Paese si dovrebbe dotare”; “serve una normativa che lo permetta”. Sul fronte di Piaggio Aero, spiega ancora Profumo, Leonardo non guarda alle specifiche produzioni di velivoli dell’azienda ligure: “non è il nostro mestiere. Non abbiamo una visibilità connessa a quali prodotti possono avere successo, quindi – dice – per il momento ci focalizziamo sulle componenti che riteniamo più vicine anche al nostro piano strategico: noi vogliamo crescere molto nel customer support. Le due parti di manutenzione sono molto coerenti con il nostro piano strategico”.

Da Leonardo un ‘salvagente’ anche per l’occupazione: “dove dovessero esserci competenze che avessero la disponibilità a spostarsi le valorizziamo volentieri. Noi stiamo crescendo, stiamo assumendo, soprattutto su Cameri, Venegono, Vergiate. Nel momento in cui ci dovessero essere professionalità specifiche ben volentieri le valutiamo”.

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