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Fca: per Francia partita aperta, tensioni Renault-Nissan

di Amalia Angotti – Il governo francese non si rassegna e considera ancora aperta la partita per l’aggregazione tra Renault e Fiat Chrysler, sebbene il gruppo italo-americano abbia ritirato la scorsa settimana la proposta di fusione. Mercoledì 12 giugno ci sarà l’assemblea degli azionisti del costruttore francese, il 25 quella di Nissan.

Restano tesi i rapporti tra Renault e l’alleato giapponese, partner da vent’anni con partecipazioni incrociate (la casa francese ha il 43,4% in Nissan e i giapponesi il 15% in Renault). Il presidente del marchio francese, Jean-Dominique Senard, avrebbe scritto una lettera al partner in cui minaccia di bloccare la riforma della governance di Nissan nel timore di una perdita di influenza nel gruppo. Nella lettera al patron Hiroto Saikawa – secondo il Financial Times – Senard scrive che, nell’assemblea, i suoi rappresentanti si asterranno. “Senard ha la fiducia dello Stato francese per realizzare il rafforzamento dell’alleanza tra Renault e Nissan”, spiega il ministro all’Economia Bruno Le Maire, per il quale il progetto di fusione tra Renault e Fca resta “una bella opportunità, ma non c’è fretta, bisogna affrontare le riserve del nostro partner e del Giappone”.

Secondo indiscrezioni di stampa Nissan potrebbe chiedere a Renault di ridurre la quota del 43,4% nel gruppo nipponico in cambio del suo sì al matrimonio con Fca. Al quartiere generale della casa giapponese è andato Toby Myerson, consulente di Fca, per un incontro con l’amministratore delegato Hiroto Saikawa. Un appuntamento che però era già in calendario.

Anche in Italia la mancata alleanza resta un tema al centro del dibattito. “In un momento in cui la produzione industriale diminuisce dell’1,5% ed il mercato dell’auto denuncia una flessione del 17% l’anno, è la perdita di una occasione straordinaria”, osserva la leader della Cisl, Annamaria Furlan, mentre oggi è prevista un’iniziativa sul futuro dell’auto di Cgil e Fiom a Torino, con i segretari generali Maurizio Landini e Francesca Re David.

Per Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, nel settore auto “un consolidamento a livello mondiale è indispensabile, avverrà”. Fca, intanto, ha raggiunto un altro accordo sulla guida autonoma, negli Usa, con Aurora, società guidata da ex manager di Google, Tesla e Uber, e che ha già partnership con Volkswagen e Hyundai. Il memorandum d’intesa riguarda i veicoli commerciali e non le auto per le quali Fca ha già una collaborazione con Waymo Google a cui fornisce i minivan ibridi Chrysler Pacifica.

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