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Il 5G e le startup: che la rivoluzione abbia inizio

startup 5g

La tecnologia del futuro è ormai arrivata: la connessione mobile 5G viene considerata una innovazione ‘game-changer’, cioè che imprimerà un cambiamento radicale non solo al nostro modo di connetterci in internet ma anche ai vari settori in cui sarà applicata, dalla realtà aumentata all’internet delle cose, dall’industria alla medicina. Tra i protagonisti della rivoluzione tecnologica, anche nel caso del 5G, ci sono le startup: da Nm2 a UniquID, da Math&Sport a Guardian, da Horta a Agricolus, le raccontiamo sul nuovo numero di Fortune Italia.

Un rapporto Ericsson stima che la nuova tecnologia porterà introiti da qui al 2026 pari a 1307 mld di euro per vari settori industriali, come agricoltura, healthcare, trasporti, media, intrattenimento, automotive, retail, financial, sicurezza e industria manifatturiera. L’Italia, solitamente molto in ritardo sul piano della digitalizzazione rispetto agli altri Paesi europei, per quanto riguarda il 5G è stata una pioniera. Il nostro Paese ha già avviato diverse sperimentazioni in città quali Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera. Il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato un programma di supporto delle tecnologie emergenti che mette a disposizione 45 mln di euro per gli incubatori di startup e progetti di ricerca e sviluppo. Dei 45 milioni in campo, 30 sono dedicati agli incubatori di startup nei territori di sperimentazione del 5G, che il Mise ha chiamato ‘Case delle tecnologie emergenti’. Alcuni dei maggiori operatori delle telecomunicazioni che stanno portando il 5G in Italia hanno avviato da tempo programmi per permettere alle aziende dei vari settori ad ‘aprirsi’, in un’ottica di open innovation, alle startup che lavorano per agevolare il passaggio alla tecnologia 5G.

“Dal nostro osservatorio, possiamo vedere che i campi di applicazione del 5G maggiormente esplorati dalle startup innovative sono l’area streaming per l’intrattenimento, ma anche l’AgriTech, un settore così essenziale per la sostenibilità del pianeta, Smart City, telemedicina, Industria 4.0, tutti settori in cui lo streaming dati deve essere efficiente”, ha detto a Fortune Italia Layla Pavone, Chief innovation marketing e communication officer di Digital Magics.

 

 

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di giugno.

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