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Un hub per l’Europa: l’Italia al centro della logistica

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Cos’hanno in comune Luxottica, Stella McCartney, 3M, Ikea, Schaeffler e anche Gucci, P&G, Zalando, Amazon e Alibaba? Oltre all’essere tutti global player, multinazionali, marchi noti al grande pubblico? L’aver scelto l’Italia come uno dei luoghi da cui fare logistica internazionale, ovvero collocare hub distributivi in cui raccogliere e far partire i loro prodotti con destinazione Europa, Mediterraneo, Mondo. Da Nord Ovest, dal Piemonte, al Nord Est, al Veneto, passando per Lombardia ed Emilia, l’intera pianura padana e giù fino a Roma: è questa l’area dove sono insediati la maggior parte dei magazzini e dei centri logistici del Paese. Chiaro segnale che l’Italia, orgogliosamente seconda in Europa per la manifattura, si candida legittimamente a svolgere un ruolo di primo piano anche nella logistica, un ruolo che analizziamo nel nuovo numero di Fortune Italia.

A far emergere questa ‘seconda’ vocazione è stato il convegno organizzato dal Centro per la logistica e il supply chain management della Liuc business school in collaborazione con Columbus logistics, nella sede di Castellanza (Varese) a fine maggio. “Le testimonianze portate dai manager logistici di queste imprese inducono all’ottimismo, ci dicono che si può fare, che possiamo giocarci la carta della logistica europea, che sappiamo come si fa”, il commento, soddisfatto, del professor Fabrizio Dallari, della Liuc business school, organizzatore dell’evento. “Lo conferma la grande ripresa del real estate rilevata dal nostro Osservatorio sull’immobiliare logistico a partire dal 2017 – aggiunge Dallari – Nel 2019 si sono costruiti tanti magazzini quanti negli anni dal 2012 al 2015. E le scelte localizzative di nomi importanti come Amazon, che in Italia ha collocato 4 hub e 12 stazioni di consegna, o come Alibaba che attraverso Aliexpress vuole portare in Cina i prodotti delle piccole e medie imprese italiane”.

Se è vero che “l’economia mondiale si sta riassestando attorno alla logistica”, come ha sostenuto Ivano Russo, direttore di Confetra (la confederazione italiana dei trasporti e della logistica che associa 60mila imprese con 500mila addetti e copre tutto lo spettro modale), richiamando gli investimenti cinesi sulla nuova Via della Seta, e che “la logistica è il software del sistema produttivo”, risulta logico che uno dei punti di forza dell’Italia sia proprio l’essere una potenza industriale.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di luglio.

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