Perde lo scettro di regina delle riserve finanziarie, ma i conti volano comunque sopra le attese. Apple cede a Google con i suoi 117 mld di dollari di bottino un primato che deteneva ormai da 10 anni, ma non si ferma e i risultati di Cupertino continuano a volare alti, senza essere intaccati dal calo delle vendite di iPhone. Il colosso vola a Wall Street, dove arriva a guadagnare oltre il 5%.
La trimestrale di Apple rassicura gli investitori perché, almeno per ora, scongiura i timori di un brusco rallentamento in una fase di transizione come quella attuale, in cui Cupertino è alla ricerca di una vita dopo l’iPhone. Per il trimestre in corso Apple prevede ricavi fra i 61 e i 64 miliardi di dollari: stime oltre le attese degli analisti e che confermano l’ottimismo di Apple.
Le vendite di iPhone nel terzo trimestre sono calate del 12% per ricavi pari a 25,98 miliardi di dollari, meno delle previsioni e sotto i 29,5 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. L’iPhone rappresenta ormai per Apple solo il 48% dei ricavi totali, la percentuale più bassa dal 2012. Nonostante il calo dell’iPhone, i ricavi totali di Apple sono saliti dell’1% a 53,81 miliardi di dollari.
L’utile netto è invece calato del 13% a 10,04 miliardi di dollari, anche se l’utile per azione di 2,18 dollari è risultato migliore delle attese degli analisti. A spingere Apple è la buona perfomance della divisione servizi che, pur rallentando, continua a crescere a doppia cifra: è infatti salita del 13% a 11,5 miliardi di dollari, l’aumento minore dal 2015.
Bene anche la divisione dell’Apple Watch, cresciuta del 48% a 5,5 mld di dollari, arrivando a eguagliare l’iPad. I servizi e la divisione dell’Apple Watch insieme sono “una società di Fortune 50” dice soddisfatto Tim Cook.
Il chief financial officer, Luca Maestri, invece osserva: “al di là dell’iPhone, la società sta crescendo al 17%”. Progressi sono registrati anche in Cina, il secondo mercato di Apple: le vendite sono calate solo del 4% a 9,16 miliardi di dollari rispetto al -20% dei trimestri precedenti Apple non è il solo colosso tecnologico a rallentare.
I conti della sua rivale Samsung mettono in evidenza un trend simile di contrazione. Gli utili del colosso sud coreano nel trimestre che si è chiuso in giugno sono più che dimezzati, riflettendo l’aumento dei prezzi dei chip ma soprattutto, ed è questo a preoccupare di più, un mercato ormai saturo.