Risultati trimestrali al di sotto delle previsioni per ArcelorMittal, che ora valuta l’eventuale cessione di asset. Il colosso dell’acciaio chiude così il secondo trimestre 2019 con un margine operativo lordo di 1,56 mld di dollari, contro stime degli analisti per 1,61 mld. Le vendite sono tuttavia superiori al previsto, con 19,28 mld rispetto ai 19,03 stimati dagli analisti.
Il colosso siderurgico, che ha nuovamente tagliato le stime sulla domanda globale di acciaio, valuta dismissioni di asset che potrebbero “sbloccare” fino a due mld di dollari nei prossimi due anni, come si legge nella nota sui conti. Il direttore finanziario Aditya Mittal ha detto in una conference call che il gruppo spera di raggiungere un accordo con il governo italiano sulle problematiche ambientali dello stabilimento Ilva di Taranto prima della scadenza del 6 settembre.
E sul fronte delle problematiche ambientali si apre un dibattito: se da una parte Aditya Mittal parla di un’apertura da parte del governo che afferma: “devo dire che (il governo, ndr) è stato molto costruttivo con noi e sta lavorando a una nuova legge che ripristini l’immunità. Sono al lavoro, non sappiamo esattamente quando il provvedimento sarà legge ma ci hanno dato indicazione che sarà prima” della scadenza d’inizio settembre.
Dall’altra non tarda ad arrivare la smentita da parte del Mise che “smentisce categoricamente che vi sia allo studio un provvedimento per ripristinare l’immunità per l’ex Ilva di Taranto”, affermano fonti del ministero dopo le dichiarazioni in tal senso del direttore finanziario del gruppo. “Come più volte ribadito – rilevano – si vuole intervenire esclusivamente sull’attuazione del piano ambientale nel più breve tempo possibile. Non esisterà mai più alcun scudo penale per morti sul lavoro e disastri ambientali. Ogni altra dichiarazione non corrisponde al vero”.
