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Fuori dalla crisi in 6 anni: le ristrutturazioni che hanno funzionato

bcg

di Massimo Lapenda – Sono trentadue le società italiane che sono riuscite a completare con successo una ristrutturazione aziendale, uscendo rafforzate dopo un periodo di crisi. In sei anni, secondo una ricerca di Boston Consulting group, si è registrato un incremento medio dell’Ebitda pari al 28%. Tra le storie di successo ci sono ad esempio Erg, Autogrill, Ferretti e Piazza Italia. La ricerca Bcg ha analizzato le performance finanziarie dal 2010 al 2017 di 200 imprese di vari settori con oltre 500 milioni di euro di fatturato (escluse banche, assicurazioni e società energetiche), da cui ha selezionato quelle con un calo della marginalità per due anni consecutivi.

Tra le aziende che hanno mostrato difficoltà, per Bcg, circa un terzo è stato in grado di completare la propria ristrutturazione con un miglioramento delle performance sorprendente: le 32 società selezionate hanno registrato un aumento del 28% dell’Ebitda dal 2010 al 2016, rispetto al 6% della media del campione analizzato. Prendendo in esame i vari settori industriali emerge come le aziende dei beni industriali e della distribuzione e vendita al dettaglio hanno più probabilità di avere successo in una eventuale ristrutturazione. Quelle della sanità e dei beni di consumo meno.

Le società quotate hanno una capacita significativamente migliore rispetto a quelle non quotate, probabilmente perchè gli azionisti esterni sono in grado di esercitare pressioni sui team di gestione per le modifiche necessarie. Tra le storie a lieto fine c’è quella di Erg che, dopo tre riorganizzazioni (nel 2010, 2013 e 2017), ha ottenuto un aumento dell’Ebitda di circa 40 punti percentuali, a quasi il 45% a partire dal 2017. La società ha inoltre utilizzato parte dei proventi delle vendite di attività per rafforzare il capitale e ha distribuito oltre 1 miliardo di euro di dividendi dal 2008 al 2018.

C’è poi la storia di Autogrill che, dopo una riduzione dei volume di traffico con il calo dei viaggi in Europa, ha lanciato nel 2013 un programma di riposizionamento. L’effetto è stato un aumento del settore della ristorazione da 4 miliardi di euro nel 2013 a 4,6 miliardi nel 2017. Dal 2013 il prezzo delle azioni, compresi i dividendi, è aumentato a un tasso composto del 18%. Per superare un momento di crisi non esiste una “ricetta unica, ma il filo conduttore che unisce questi e molti altri casi è il ruolo decisivo del management”, spiega Francesco Leone di Boston Consulting group.

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