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Publicis Groupe Italia: una piattaforma di crescita

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Il Ceo di Publicis Groupe Italia, Vittorio Bonori, racconta una trasformazione che punta a soddisfare le nuove esigenze dei clienti.

Una piattaforma di crescita e non una somma di brand, che continuano a mantenere la loro identità. Vittorio Bonori è rientrato in Italia per guidare il gruppo Publicis in una trasformazione che punta a soddisfare le nuove esigenze dei clienti, in un mercato, quello della comunicazione e dell’advertising, che sta cambiando. Due le chiavi che indica per vincere la sfida: “ridare rilevanza al rapporto tra consumatore e brand” e intercettare il potenziale di crescita fuori dalle attività tradizionali, grazie all’utilizzo della tecnologia e ai dati. Può farlo, spiega, grazie alla natura “unica” del suo gruppo: “non siamo più assimilabili alle holding di comunicazione tradizionali e non siamo neanche solo società di consulenza come Accenture o Deloitte. Siamo a metà strada”. Già all’inizio di una lunga conversazione è piuttosto esplicito nell’indicare il punto di arrivo del percorso che ha iniziato: “il nostro purpose, la nostra ragion d’essere, è rappresentare una piattaforma di crescita per i nostri clienti. Siamo ossessionati dalla crescita”.

Non è certo il primo manager a utilizzare questo slogan, e saranno ovviamente i risultati a misurarne il peso, ma Bonori mostra idee chiare. “Siamo in grado di accompagnare i clienti in tutto il loro percorso di digital business transformation, tenendo insieme creatività, dati, tecnologia e media”, dice, insistendo spesso sulla sinergia tra le diverse anime del suo gruppo. “Credo fermamente nel valore dei nostri brand. Una delle prime decisioni prese quando sono arrivato è stata quella di creare un executive team con i Ceo delle brand del gruppo, circa quindici”, racconta, evidenziando che i brand “sono di fatto ambienti che permettono di attirare clienti e talenti e custodiscono culture. E la nostra cultura è fatta di culture diverse, con ogni brand che ha una proposizione e una mission distintiva”. Bonori cita Publicis, Leo Burnett e Saatchi&Saatchi per spiegare le differenze e il valore dell’approccio ‘power of one’. “Abbiamo nominato venti direttori clienti a livello di gruppo, e questo numero è destinato a crescere. Questi client lead sono partner consulenziali e si occupano dei principali clienti con l’obiettivo di intercettare le loro problematiche di business e progettare soluzioni andando ad attivare una serie di competenze attraverso diversi brand e discipline”.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di settembre.

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