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Relazione con una dipendente, via il Ceo della ‘svolta’ di McDonald’s

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“È stato un errore, sono d’accordo con il consiglio di amministrazione sul fatto che è l’ora di farmi da parte”. Con queste parole, dopo essere stato ‘beccato’ dalle indagini interne, il Ceo di McDonald’s Steve Easterbrook ha lasciato il suo incarico. Gli è stata fatale la sua relazione con una dipendente, contraria al codice di condotta del gruppo.

Easterbrook era l’uomo della svolta, per il gigante del fast food. O perlomeno era questo il motivo della sua nomina a Ceo nel 2015: riportare McDonald’s, sempre più in crisi per un calo delle vendite e dei clienti, ai numeri del passato.

In parte la svolta c’è stata. Al suo arrivo sulla poltrona di amministratore delegato l’azienda aveva appena messo a segno una delle peggiori performance finanziarie della sua storia e la crisi era al culmine. In quattro anni Easterbrook è riuscito quasi a raddoppiare il valore del titolo di McDonald’s, grazie a una ristrutturazione che ha puntato soprattutto sull’innovazione tecnologica e sul nuovo mercato delle consegne a domicilio, firmando importanti accordi con aziende leader del settore come Uber Eats e DoorDash. L’obiettivo è stato quello di dare al consumatore un prodotto di migliore qualità, per non soccombere nella sfida con i fast food di nuova generazione che propongono menu più salutari e che vanno incontro ai gusti di una clientela che sta cambiando rapidamente.

Nonostante questo però l’affluenza nei punti vendita di McDonald’s continua a stagnare, negli Usa e all’estero. Il colosso californiano con sede a San Bernardino conta attualmente oltre 69 milioni di clienti giornalieri in oltre 100 Paesi dove sono presenti quasi 38 mila ristoranti col suo marchio. Easterbrook di recente ha anche portato a termine alcune acquisizioni di alcune piccole società specializzate nella produzione di apprendimento automatico e intelligenza artificiale. Due settimane fa, McDonald’s ha registrato un calo del 2% delle entrate del terzo trimestre, dopo le spese per la ristrutturazione dei negozi e l’ampliamento del servizio di consegna. Da allora il prezzo delle azioni della società è sceso del 7,5%, sebbene sia comunque aumentato del 9,2% anno su anno.

Eastarbrook sarà immediatamente sostituito da Chris Kempczinski, 51 anni, fino ad oggi presidente di McDonald’s Usa. La decisione del board della società di dare il ben servito a Easterbrook, 52 anni, è arrivata al termine di un’indagine interna il cui esito non ha lasciato scampo al manager: nonostante la relazione fosse consensuale (il nome della donna non è stato reso noto) l’amministratore delegato ha violato la policy e le severe norme etiche a cui deve attenersi tutto il personale e il top management dell’azienda.

Azienda che si è trovata in difficoltà giusto pochi mesi fa, sul tema: ha dovuto affrontare accuse di molestie sul posto di lavoro. A maggio, McDonald’s ha affermato che stava migliorando la formazione e offrendo una nuova linea di supporto diretta per i lavoratori dopo che un gruppo di lavoratori ha presentato decine di accuse di molestie sessuali contro la società.

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IMAGE DISTRIBUTED FOR MCDONAD’S- In celebration of McDelivery Night In on Thursday, September 19, 2019, McDonald’s CEO Steve Easterbrook packs McDelivery orders with the McDelivery Night In merchandise at the McDonald’s restaurant with a global menu at the company’s headquarters in Chicago. McDonald’s delivers to more than one million customers on average each day around the world, and this year, McDonald’s third-annual global delivery celebration encourages everyone to spend a well-deserved McDelivery Night In. (Alyssa Schukar/AP Images for McDonald’s)
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