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Gattinoni, un business diversificato

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Il Gruppo Gattinoni, leader nel turismo in italia, nel suo piano quinquennale mira a raddoppiare il fatturato. La strategia si gioca su diversi fronti: dagli eventi alla comunicazione, passando per l’healthcare e il business travel. Di Attilia Burke

Diversificazione del business. Questa la chiave del successo di un colosso del turismo nell’Era dei viaggi fai da te. La partita per la conquista del mercato – su un terreno dissestato dall’attacco del mondo dell’online – si gioca a suon di tecnologia, a colpi di eventi, con un pizzico di comunicazione, approfondendo formazione e percorsi ritagliati su misura per i clienti. È così che il Gruppo Gattinoni, leader nel turismo in Italia, nel suo piano industriale mira a raddoppiare il fatturato in cinque anni.

Il segmento travel leisure rappresenta solo una fetta dell’attività del colosso. Gattinoni, infatti, opera attraverso due Società, Gattinoni Travel Network e Gattinoni&Co con sei divisioni: Incentive&event, Communication, Healthcare, Business Travel, Made in Italy e Gattinoni Mondo di vacanze (il network di agenzie di viaggio).

Il Gruppo nel complesso ha registrato un fatturato pari a 286 mln di euro nel 2018, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente. Un miglioramento che prosegue anche nel 2019 confermando il trend positivo dell’azienda: “quest’anno l’obiettivo di fatturato è di 320 mln di euro. Mentre per il 2020 sfioreremo i 400 mln, sia per la crescita interna sia per alcune acquisizioni chiuse quest’estate”, spiega a Fortune Italia il presidente e fondatore del Gruppo Franco Gattinoni, forte di un’esperienza le cui radici affondano in tempi lontani, sullo sfondo del lago di Como.

Era il 1983 quando, giovanissimo, decideva di aprire la sua prima agenzia a Lecco, nel cuore della Lombardia. “Facevo tutto, incluso pulire i vetri”, racconta, ricordando quella passione per il turismo nata negli anni dell’adolescenza: “ho iniziato a lavorare in un’agenzia di viaggi quando avevo 14 anni. Per prendere il diploma frequentavo le scuole serali”. Ma sarà una lunga permanenza a Parigi a cambiare la sua visione. Un contesto internazionale che darà un’impronta all’attività che ancora oggi è impressa nel dna dell’azienda. “L’idea è stata da subito quella di focalizzare una parte dell’attività sul business travel”, spiega Gattinoni, sottolineando: “se si analizza nello specifico il nostro giro d’affari è il segmento più forte”. La divisione, infatti, ha chiuso il 2018 con un fatturato di 132 mln di euro, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente. E il segmento è stato ulteriormente rafforzato grazie alla recente acquisizione di Jet Viaggi 3000 – agenzia con un giro d’affari da 35 mln – con la quale il Gruppo rafforzerà la presenza su Torino, dove intende creare un hub importante, dopo Milano, dedicato al business travel e agli eventi.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di novembre.

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