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Davines, la società benefit del capello spinge ancora in Usa

Determinazione, un posizionamento premium e, oltre al made in Italy, valori quali la sostenibilità e la bellezza. Queste le armi che hanno permesso a Davines, specialista nella produzione di prodotti per la cura del capelli, di farsi spazio nel mercato statunitense. Ne parla con Fortune Italia Davide Bollati, presidente e Ad dell’azienda italiana, nonché tra i premiati dei Transatlantic Award 2019.

 

Fondata nel 1983 a Parma dalla famiglia Bollati, Davines inizia il suo cammino come laboratorio di ricerca e produzione di prodotti tricologici di alta qualità, destinati a rinomate società cosmetiche nel mondo. Nel ’94 dà il via alla distribuzione internazionale, fino ad arrivare all’apertura della sede di New York dieci anni più tardi. Nel 2006 apre anche la filiale a Parigi e l’azienda comincia a muovere i primi passi in direzione ‘sostenibilità’: la sede di Parma si alimenta solo a energia elettrica da fonti rinnovabili e nasce il primo progetto di compensazione della CO2. E mentre continua il processo di internazionalizzazione dell’azienda, l’impronta ‘green’ diventa sempre più un marchio di fabbrica, fino a diventare ufficialmente, nel 2019, una Società Benefit. “È l’approccio che è diverso. È un modo più rotondo di gestire il business che considera come stakeholders i clienti, i fornitori, la comunità in cui si lavora il capitale naturale, per cui è un modo nuovo di vedere il capitalismo che credo sia il momento di portar avanti”, afferma Bollati.

 

L’apertura del nuovo showroom a Williamsburg, un quartiere di tendenza di Brooklyn, che attira giovani e amanti della moda grazie a boutique chic, caffè trendy e ristoranti affollati, sarà un ulteriore coronamento dell’intensa attività che l’azienda svolge Oltreoceano. Proprio i numerosi investimenti negli States, hanno portato Bollati tra i premiati dell’American Chamber of Commerce per le importanti personalità americane e italiane dell’imprenditoria e del management che si sono distinte nel favorire lo sviluppo delle relazioni transatlantiche tra Italia e Stati Uniti nel corso dell’anno.

 

“L’inaugurazione di questo spazio è prevista per ottobre. All’evento prenderanno parte tutti i Paesi con cui lavoriamo nel mondo”, afferma Bollati. “Il focus Stati Uniti sarà la novità dell’anno”, conclude.

 

 

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