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Come salvare le supply chain durante il coronavirus

john chambers ex ceo cisco coronavirus supply chain

Di John Chambers (Fortune.com), ex presidente esecutivo e Ceo di Cisco Systems e attuale Ceo e fondatore di JC2 Ventures – La pandemia di coronavirus ha causato ritardi e altri gravi problemi nelle catene di approvvigionamento globali delle imprese, evidenziando quanto molte supply chain siano vulnerabili a interruzioni impreviste. Le aziende dovrebbero imparare la lezione da questa crisi e iniziare subito a fare cambiamenti fondamentali per preparare le loro catene di approvvigionamento a shock futuri.

L’attuale interruzione della catena di approvvigionamento sta influenzando la domanda, la manodopera, i materiali e la consegna ai consumatori, costringendo le aziende che si affidano all’approvvigionamento globale a fare scelte difficili. Secondo un recente sondaggio PwC sui leader finanziari negli Stati Uniti e in Messico, il 31% ha indicato i problemi della supply chain come una delle tre principali preoccupazioni legate all’epidemia di COVID-19.

Ho gestito molte crisi con serie implicazioni nella catena di approvvigionamento. Le lezioni che ho imparato da queste crisi mi hanno aiutato a creare un manuale per affrontare le battute d’arresto. Un manuale che continuo ad usare.

Innanzitutto, è essenziale digitalizzare il maggior numero possibile di processi nella catena di approvvigionamento. Una strategia completamente digitale può avere un impatto positivo significativo sulle operazioni. Uno studio di Boston Consulting Group del 2016 ha rilevato che l’adozione delle tecnologie digitali nella supply chain ha aiutato le aziende a ottenere, in media, una disponibilità del prodotto superiore del 10% e una risposta più rapida del 25% ai cambiamenti del mercato rispetto alle aziende in ritardo sulla digitalizzazione.

A tal fine, aziende come Cloudleaf (di cui sono un consulente strategico e un investitore) utilizzano tecnologie dirompenti come Iot, A.I., machine learning e analisi avanzate per creare un processo digitale per le catene di approvvigionamento esistenti. Queste tecnologie consentono ai leader di ricavare intuizioni diagnostiche e predittive dall’enorme numero di eventi che si verificano costantemente all’interno delle loro supply chain, aiutando i leader a comprendere meglio la salute della catena, pianificare le crisi future e correggere i problemi in tempo reale.

In secondo luogo, le aziende dovrebbero utilizzare le informazioni raccolte da questi strumenti digitali per creare un team di gestione delle crisi. Durante la mia permanenza alla guida di Cisco, abbiamo sviluppato piani di continuità operativa con il nostro ‘manifacturing facilities’ team, incentrato sulla preparazione della fornitura interrotta da parte dei partner di produzione e su potenziali problemi di qualità che potrebbero sorgere nella nostra supply chain durante una crisi.

Il nostro team di gestione dei rischi della catena di approvvigionamento ha monitorato le interruzioni a livello globale 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Se abbiamo notato una situazione con il potenziale di interrompere la nostra catena di approvvigionamento, abbiamo scoperto quali settori della catena di approvvigionamento potevano essere interessati, quali prodotti o parti venivano realizzate da tali settori e se i nostri ricavi o i clienti potessero essere influenzati negativamente. Questo team ha comunicato costantemente con un altro team interfunzionale che abbiamo creato per eseguire il nostro playbook di risposta in modo efficiente, creando un processo continuo per gestire i problemi della supply chain dall’inizio alla fine.

I team di gestione dei rischi dovrebbero preparare le loro organizzazioni, così anche i lavoratori che normalmente non si concentrano sui rischi della catena di fornitura non vengono colti alla sprovvista in caso di interruzione. I fornitori dovrebbero essere inclusi in queste sessioni di formazione.

In terzo luogo, le aziende dovrebbero ottenere più controllo possibile sui dettagli della loro catena di approvvigionamento. La mancanza di controllo può vanificare la capacità di un’azienda di pianificare in anticipo e ritardare il processo decisionale. Un migliore controllo può aiutare i team di gestione dei rischi a prevedere in modo più efficace le interruzioni.

A tale scopo, le aziende dovrebbero mappare tutti i nodi della loro catena di fornitura. Dovrebbero fare del loro meglio per identificare i punti della catena di cui sanno poco e fare tutto il possibile per conoscere tali fornitori. Dovrebbero inoltre ricercare il tipo di impatto che un problema in un punto di scarsa visibilità della catena potrebbe avere sull’azienda stessa e sui suoi partner commerciali.

Le aziende dovrebbero aumentare la flessibilità nel processo di produzione identificando questi punti deboli della catena e garantendo la disponibilità di fornitori alternativi in ​​ogni momento. I prodotti dovrebbero essere progettati in modo tale che le parti possano essere prodotte in più fabbriche e in più paesi.

La crisi del coronavirus sta colpendo duramente molte aziende, ma è anche un’opportunità per loro di prepararsi alla prossima interruzione. Se iniziano presto, la prossima scossa della catena di approvvigionamento potrebbe non causare più danni di questa.

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