Un provvedimento da 55 mld di euro in risorse da iniettare nel sistema economico italiano. L’equivalente di “due leggi di bilancio”, ha detto Giuseppe Conte. Un decreto, quello approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, per affrontare la fase 2, per il post pandemia da coronavirus, per la ripresa economica del Paese. I numeri li ha annunciati il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte insieme ai ministri Gualtieri, Speranza, Patuanelli, Bellanova, in una delle ormai consuete conferenze stampa ‘virtuali’ da Palazzo Chigi. Questa passerà alle cronache dell’Era del Coronavirus come quella dedicata al dl rilancio, ex aprile, ex maggio, che per i lavoratori mette a disposizione 25,6 mld, ha detto Conte.
Il dl rilancio è di 260 articoli, “un testo complesso”, ha detto Conte, “ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo che dovevamo intervenire quanto prima”. Tra i provvedimenti c’è la ricerca, alla quale vanno 1,4 mld, con l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori (il più grande stanziamento mai fatto, dice Gualtieri). C’è la regolarizzazione degli ‘invisibili’, tra braccianti e badanti immigrati, come ha detto commuovendosi il ministro Bellanova. Nel pacchetto fiscale, confermato poi il taglio (da 4 mld) dell’Irap a giugno, oltre agli stop a Imu agli alberghi. Quasi 16 mld vanno alle imprese: “Verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi”, ha detto il premier. Ci sono 10 mld per la cassa integrazione, 4,5 mld per l’indennità per gli autonomi, aiuti a 11mila startup, che rischiano di chiudere, 6 mld per gli indennizzi alle imprese che fatturano da 0 a 5 mln di euro e che hanno avuto un calo del fatturato del 33% (praticamente tutti, dice Patuanelli). Semplificazione per la Cig in deroga, la cassa integrazione che sta creando tante polemiche (e problemi, seri, a chi l’aspetta).
Ci sono misure per la sanità, 3,25 mld, con fondi per nuove assunzioni e incentivi ai medici. Quattro mld vanno al turismo, con 2,4 mld per il bonus vacanze e le semplificazioni per i tavolini all’aperto di bar e ristoranti. C’è il famigerato provvedimento per gli immobili, l’Eco e Sisma Bonus al 110% (ovvero incentivi fiscali spalmati su 5 anni) ha confermato Patuanelli. I cittadini potranno poi approfittare di un massimo di 500 euro a copertura del 60% del costo di bici e monopattini elettrici.
E c’è l’economia, con misure che a qualcuno nei giorni scorsi hanno ricordato un cambio di paradigma, più che un semplice aiuto agli attori economici. Nel dl rilancio c’è “il sostegno alla capitalizzazione delle imprese che contribuisce con risorse pubbliche sia a sostenere le perdite, sia a risolvere uno dei nodi strutturali del nostro sistema produttivo, la scarsa capitalizzazione”, ha detto Roberto Gualtieri a Otto e mezzo su La 7, dopo la conferenza. Conferenza in cui ha ridimensionato la portata ‘ideologica’ dei provvedimenti, rispondendo a chi nei giorni scorsi ha pensato alla parola ‘statalizzazione’. “In tutta Europa si stanno definendo nuove modalità di sostegno alle imprese, con strumenti subordinati, ibridi e di equity. Noi ci collochiamo in quello scenario, sulla base delle nuove regole del temporary framework, per contribuire all’assorbimento delle perdite e per dare sostegno e liquidità alle imprese. Di questo si tratta, non di una nuova Iri”. Cdp, aggiunge il Ministro, “ha poi le possibilità di intervenire in situazioni di crisi, di ristrutturazione d’azienda, ma sono due cose diverse. Gli strumenti che metteremo in campo sono quelli definiti dal nuovo quadro europeo, che si stanno adottando in tutti i paesi”.
