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Coronavirus, a Renault serve liquidità: niente dividendo

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Niente dividendo per il 2019 e taglio del 25% alle remunerazioni dei dirigenti: quello che serve, in una crisi recessiva forte e improvvisa come quella provocata dal Coronavirus, è la liquidità. E Renault corre ai ripari.

 

Il colosso automobilistico francese ha, innanzitutto, spostato al 19 giugno l’assemblea generale annuale degli azionisti, inizialmente prevista il 24 aprile, dovendo ancora decidere le modalità con cui effettuare l’assemblea. L’assemblea generale dei “detentori di titoli partecipativi, invece, si terrà il 12 giugno 2020”, si legge in una nota di Renault.

 

”Nell’attuale contesto della pandemia da Coronavirus nel mondo, mosso da un senso di responsabilità nei confronti di tutti gli stakeholder del Gruppo che compiono sforzi o subiscono gli effetti di una crisi senza precedenti, il Consiglio di Amministrazione di Renault ha deciso di non proporre più la distribuzione dei dividendi all’assemblea generale”, aggiunge Renault. Niente dividendo per gli azionisti, quindi, di modo da sostenere le finanze operative, che potranno anche contare su una un’altra sostanziosa risorsa. ”Nello stesso spirito, inoltre, tutti i membri del Consiglio di Amministrazione di Renault hanno deciso di rivedere al ribasso la loro remunerazione: Jean-Dominique Senard, Presidente del Consiglio di Amministrazione, riduce il proprio compenso del 25% per il secondo trimestre 2020 come minimo e gli Amministratori decidono all’unanimità di diminuire del 25% l’importo dei loro gettoni di presenza 2020. Il risparmio così ottenuto sarà versato nel fondo di solidarietà costituito nell’ambito del Contratto Solidarietà e Futuro concluso in data 2 Aprile 2020”. Anche Clotilde Delbos, “Direttore Generale ad interim di Renault SA, ha deciso di ridurre il proprio compenso del 25% nel secondo trimestre 2020 come minimo”.

 

Solo ieri è stato annunciato che la casa automobilistica francese è stata declassata da Standard e Poor’s a “BB+/B” a causa dell’impatto sulle vendite che avrà il covid-19, con conseguenti prospettive negative. ”Prevediamo che l’impatto della pandemia Covid-19 porterà ad un calo delle vendite globali di auto di circa il 15% nel 2020, seguito da una ripresa dei volumi di vendita del 6%-8% nel 2021 -scrive S&P-. La casa automobilistica francese Renault dispone di un’ampia liquidità e può, a nostro avviso, contare sulle garanzie dello Stato francese. Prevediamo tuttavia che gli utili di Renault, la generazione di free cash flow (Focf) e la posizione finanziaria si indeboliranno materialmente nel 2020, dopo un 2019 già difficile”. ”Stiamo declassando Renault a ‘BB+/B’ da ‘BBB-/A-3’ e rimuovendo i rating da CreditWatch negativi, dove li abbiamo inseriti il 19 febbraio 2020 -continua S&P-. Assegniamo al debito non garantito di Renault un rating di recupero “BB+” di emissione “3(65%). Le prospettive negative riflettono l’elevato grado di incertezza sull’impatto economico della pandemia, sulle sue implicazioni per le vendite globali di automobili e su come potrebbe influire sulle prestazioni di Renault e sulla sua capacità di gestire il calo dei ricavi previsto, i flussi di cassa in uscita e gli obiettivi in materia di emissioni di CO2”.

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