Le misure messe in campo per fronteggiare la nuova ondata dell’epidemia del Coronavirus stanno funzionando. Lo dicono i dati e le persone che sono chiamate per il loro ruolo a dare la corretta lettura di quei dati. Ora, l’ansia del Natale non deve far commettere gli stessi errori dell’estate. Tornare bruscamente indietro non farebbe altro che consegnarci a una terza ondata di Coronavirus in pieno inverno.
Franco Locatelli – Presidente Consiglio superiore di sanità
“C’è stata una iniziale ma chiara decelerazione della curva”, dice il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. La suddivisione per colori dell’italia “sta portando i suoi primi frutti, permette di riuscire a gestire una situazione che comunque rimane critica”. Ieri, evidenzia, “è stato il quarto giorno di fila in cui si osservava un calo nell’aumento delle terapie intensive. Questo sta a indicare che il sistema che è stato messo a punto funziona. C’è una decelerazione che ovviamente andrà confermata”. Di sicuro a Natale “non possiamo permetterci festeggiamenti come quelli degli anni pre-Covid”. “Sarebbe un errore madornale. Non possiamo vanificare gli sforzi fatti finora”.
Gianni Rezza, direttore generale prevenzione del ministero della Salute
Per valutare “l’eventuale ritorno delle Regioni al colore giallo ci vorranno comunque due settimane”, chiarisce Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute. “I ricoveri in terapia intensiva infatti sono aumentati notevolmente”.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità
“L’età media dei contagiati sta aumentando, anche se non siamo ai livelli di marzo”, avverte il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. Questa settimana, aggiunge, “possiamo censire una riduzione del parametro Rt”. Ma questo “non non si traduce ancora in un calo della curva” spiega il presidente dell’Iss. “Da un lato c’è indicazione che misure funzionano, ma numero di casi è ancora significativo, per cui non si deve allentare la tensione”.
E quindi il Natale? Saranno i dati a dire cosa si potrà e non si potrà fare. Ma è presto per dirlo e servirà equilibrio.
