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Nse Expoforum, al via l’edizione 2020 della fiera della Space economy

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È partita questa mattina la seconda edizione di NSE Expoforum, NSE 2020, quest’anno in versione digitale. La Fiera dell’economia dello spazio ha registrato la attiva partecipazione di aziende, agenzie spaziali, istituzioni europee, investitori, start up, centri di ricerca e università.

 

NSE 2020 (organizzata da Fondazione Amaldi e Fiera Roma, col patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana) cerca di offrire per il secondo anno di fila un osservatorio sull’evoluzione della New Space Economy, caratterizzata da una forte dinamica e dal coinvolgimento sempre più ampio di stakeholders privati interessati ad investire su start-up che propongono soluzioni innovative per il settore spaziale e, attraverso prodotto derivati dal settore spaziale, nelle verticali di mercato tradizionali (automotive, agricoltura, salute, moda). La piattaforma digitale che ospita l’evento ha modificato il format arricchendo l’iniziativa con la possibilità di raggiungere speaker e partecipanti da tutto il mondo (Europa, Israele, USA, Cina e Australia).

 

 

Nella Virtual Room che ha ospitato la Plenary Session, i saluti istituzionali di Maria Cristina Falvella, Presidente della Fondazione E. Amaldi, di Pietro Piccinetti, Presidente di Fiera Roma e di Giorgio Saccoccia, Presidente ASI, che ha dichiarato che “la New Space economy rappresenta un cambio di paradigma radicale che fa dello Spazio un settore completo a supporto della società, un traino per l’innovazione e per l’occupazione. La mia speranza è che i giovani sappiano cogliere l’importanza di questo cambiamento culturale, che si deve riflettere anche nell’educazione e nell’alta formazione, non solo quella tecnica e scientifica, per consentire una visione trasversale di tutti i segmenti produttivi tradizionali, funzionale alle grandi sfide globali”.

 

 

Moderata da Flavia Giacobbe, la Plenary Session Insitutional ha ospitato Massimiliano Salini, responsabile del settore Industry, Research and Energy del Parlamento Europeo, che ha portato un interessante contributo rispetto al Nuovo programma Spaziale Europeo, che “punta a garantire la leadership e l’autonomia strategica dell’Unione europea nel settore, promuovendone un ruolo forte nello Spazio, aumentando la competitività della nostra industria eccezionale, sia a ‘monte’ (‘upstream’) con i sistemi satellitari per l’osservazione della Terra ‘Copernico’, la navigazione ‘Galileo’, le comunicazioni governative ‘Govsatcom’, e la sorveglianza dello spazio ‘SSA’ ; sia a ‘valle’, cioè nelle attività ‘downstream’, collegate all’utilizzo dei dati prodotti dai satelliti”, dichiara l’eurodeputato di Forza Italia. Per garantire però la massima efficacia, sottolinea Salini, “il Programma dovrà assicurare una governance chiara e stabile, il cui buon funzionamento dipende da una precisa separazione dei ruoli degli attori coinvolti, facendo leva su una solida cooperazione tra istituzioni Ue, la Commissione europea e l’agenzia Gsa/Euspa, da un lato, e le organizzazioni internazionali con una grande esperienza nel campo, come l’Esa, dall’altro. Non c’è cooperazione efficace senza netta separazione dei compiti”.

 

Fra gli altri speaker, Rodrigo da Costa – Executive Director, European GNSS, Pascale Eherenfreund – President, IAF, Stefano Bronzini, Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, che ha annunciato “UniBa ha accettato con grande piacere la sfida lanciata dalla Fondazione Amaldi e dal suo Presidente, Maria Cristina Falvella: promuovere un modo articolato di produrre ricerca e fare formazione. L’idea è quella di avvicinare gli studenti, di area scientifica e di area umanistica, al mondo dell’industria e della New Space Economy fornendo loro competenze trasversali. Un accordo quadro è alla firma delle due istituzioni e il primo progetto congiunto, frutto di questa collaborazione, sarà una Summer School sull’AgrifoodTech”.

 

 

Di rilievo anche l’intervento di Simonetta Di Pippo, Direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio extra-atmosferico (UNOOSA), che ha puntato l’attenzione sul record di lanci effettuati nel 2020 “Con la miniaturizzazione dei satelliti e il calo del costo dei lanci, è aumentato gradualmente l’accesso alla Spazio. Il 2020 ha visto il record di satelliti lanciati in un anno entro un miglio, più di 1200, il doppio rispetto al 2019. Ciò che è anche cambiato è la composizione del settore spaziale, in passato dominato principalmente dai Governi e oggi gestito da sistema di attori pubblici e privati che insieme contribuiscono alla New Space economy. L’economia spaziale oggi sta crescendo in tutto il mondo, anche nei paesi emergenti, ad esempio l’Africa, la cui crescita stimata rispetto all’economia spaziale si attesta sul 40% nei prossimi 5 anni”.

 

 

NSEExpoforum 2020, che ospita oltre 100 speaker e 70 aziende espositrici, sarà in streaming anche domani sulla piattaforma digitale dedicata con la seconda giornata di eventi. È ancora possibile registrarsi per seguire l’evento, compilando il forum al seguente link: https://live.nseexpoforum.com/membership/visitor/baseregister

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