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Google down in tutto il mondo, disagi per studenti e lavoratori

Google fuori uso per oltre un’ora. Lunedì 14 dicembre una dozzina di servizi di Big G hanno subito un brusco arresto, diventando improvvisamente inaccessibili per le aziende e i privati dalle 12.36 a poco prima delle 14.00 italiane, con la sola eccezione del motore di ricerca.

 

Oltre 50mila le segnalazioni arrivate sul sito DownDetector di problemi a diversi servizi di Mountain View: YouTube, Gmail, Drive, Calendar, Meet, Classroom. L’improvviso crash ha colpito a macchia di leopardo in tutto il mondo, creando non pochi problemi in una fase in cui la pandemia costringe decine di milioni di lavoratori a operare in smart working e un numero analogo di studenti a fare lezione a distanza. Il problema è in via di risoluzione per tutte le piattaforme coinvolte, si legge sulla dashboard dello stato di Google Workplace.

 

Tantissime le segnalazioni di lavoratori e studenti soprattutto dall’Europa, a causa del fuso orario, ma anche da Australia, Canada, Stati Uniti, India, Centro e Sudamerica. I primi post sui social sono arrivati poco prima delle 13.00 ora italiana. Segnalavano malfunzionamenti di Gmail, YouTube, Drive e Meet, servizio che ospita le lezioni di milioni di studenti che attualmente in Europa usano la didattica a distanza. Una situazione che in pochi minuti ha reso trending topic l’hashtag #googledown su Twitter.

 

Secondo alcuni esperti, il malfunzionamento dei servizi di Google potrebbe essere legato a un problema con gli account degli utenti, dal momento che non era possibile accedere ai servizi che per funzionare necessitano del log in. Usando infatti la “modalità incognito”, servizi come YouTube, per i quali non è necessario loggarsi, funzionavano correttamente.

 

In serata un portavoce di Google ha detto che l’interruzione ha interessato il sistema che accredita le credenziali di accesso degli utenti a una vasta gamma di servizi offerti dall’azienda. Gli ingegneri hanno rintracciato il problema nei server interni, ha aggiunto il portavoce, precisando che il disservizio non è in alcun modo dipeso, come ipotizzato da alcuni, da un possibile attacco hacker o dalle modifiche nelle quote di archiviazione cloud per alcuni prodotti di Google annunciate di recente. Il disservizio è stato risolto e i servizi sono stati ripristinati nel giro di 45 minuti, ha fatto quindi sapere Mountain View che in una nota si è scusata con gli utenti e si è impegnata a “condurre un esame approfondito per garantire che questo problema non si ripresenti in futuro”.

 

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