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La settimana, storie e analisi: la fine di Alitalia

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Ecco gli argomenti della newsletter di questa settimana:

– La fine ingloriosa di Alitalia
– L’Afghanistan è tornato sul mercato
– Crescono i banchieri italiani milionari
– Se la deforestazione riduce le piogge
– Adidas ha venduto Reebok

L’opinione

Di Fabio Insenga

Si avvicina il 15 ottobre, la data in cui smetterà di volare Alitalia e inizierà l’operatività della nuova Ita. È arrivata, la fine, ingloriosa, di una lunga e travagliata storia di impresa. La compagnia di bandiera è stata negli anni tante cose diverse, con un denominatore comune: una dimensione sbagliata, frutto delle pessime scelte della politica, degli sprechi, degli errori di gestione.

La compagnia è cresciuta svolgendo un ruolo non suo, quello di un gigantesco ammortizzatore sociale capace, soprattutto per il Sud, di garantire un bacino di impiego sicuro. Troppo grande, quindi. Oppure, troppo piccola. Perché se invece si vanno a vedere i concorrenti, le compagnie a cui Alitalia avrebbe dovuto contendere il mercato, è sempre mancato quel salto dimensionale che avrebbe consentito un percorso diverso. È rimasta per decenni in un limbo scandito da crisi cicliche, risolte senza soluzioni strutturali, lasciando che le scorie del passato si stratificassero, fino a rendere impossibile un vero risanamento.

Trovate qui l’opinione integrale.

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Le altre storie della settimana

Mondo
L’Afghanistan è tornato sul mercato

I talebani sono aperti al business, lo hanno detto a tutti: cinesi, russi, ai loro vicini di casa (turkmeni, uzbeki, pakistani, iraniani, tajiki) e hanno persino buttato lì un osso agli americani. Sulla carta le opportunità non mancano. Gli indiani han già investito oltre 3$ miliardi in questi anni e sperano di fare altri affari. I cinesi hanno già investimenti nelle miniere di rame (temporaneamente sospesi) e sono interessati a litio e terre rare. Ai russi interessa il gas (lo importavano già durante la guerra). E la lista di aziende (appartenenti agli stati limitrofi) pronte a costruire e investire in Afghanistan è chilometrica.

Finanza
Crescono i banchieri italiani milionari

Crescono i banchieri italiani milionari. E crescono a un ritmo record, rispetto agli altri Paesi europei. Mentre il dato complessivo resta sostanzialmente stabile. È la fotografia, scattata al 2019, dal secondo il rapporto dell’Autorità bancaria europea (Eba) sui compensi degli ‘high earners’, i dirigenti che hanno ricevuto compensi superiori al milione di euro (retribuzione di base + bonus e contributi previdenziali). In Italia sono aumentati del 17%, da 206 a 241, incassando complessivamente 419 milioni di euro.

Ambiente
Clima, se la deforestazione riduce le piogge

L’uomo, con la deforestazione, riduce le piogge. La foresta amazzonica genera una parte della pioggia che cade nella sua stessa zona, poiché preleva acqua dal suolo e la traspira nell’aria circostante, e in questo modo si auto-sostiene. Uno studio dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Torino (Cnr-Isac) pubblicato su ‘Global Change Biology’, rivela che, almeno in Amazzonia, il contributo della foresta è maggiore di quanto si pensasse.

Imprese
Adidas ha venduto Reebok, il mercato cambia

Un marchio pagato quasi quattro miliardi di dollari 15 anni fa, per sfilarlo alla concorrenza. E ora venduto, dopo mesi sul mercato, a poco più di due, in ogni caso il doppio dell’attuale quotazione di mercato. Adidas è riuscita alla fine a vendere Reebok, finita agli americani di Authentic Brands Group ma in costante perdita, di appeal e anche di valore.

 

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