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Boom senza fine per l’e-commerce

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Un treno in corsa che non prevede fermate, almeno a medio termine. L’e-commerce produce dividendi record, anche perché la pandemia ha esercitato il suo peso nel corso di quasi due anni, così come il cambiamento delle abitudini dei consumatori online e la repentina corsa alla digitalizzazione del mercato del lavoro.

La locomotiva cinese

Secondo i dati prodotti da Statista Digital Market Outlook, la Cina è il motore dell’e-commerce mondiale: le vendite sulle piattaforme virtuali cinesi sono arrivate a 1,3 trilioni di dollari nel corso dello scorso anno, mentre le proiezioni di vendita attestano un impressionante aumento (+49%) nei prossimi cinque anni, arrivando a due trilioni di entrate nel 2025. Dunque, Alibaba, ma non solo, si siedono al tavolo dei grandi anche Tencent, Jd.com, Yoox, Tmall. Secondo i dati di Statista, il fatturato cinese equivale quasi interamente a quanto prodotto dall’Asia nell’e-commerce: nel continente asiatico le vendite online sui portali ha portato in cassa 1,7 trilioni di dollari, mentre nel 2025 il totale dovrebbe attestarsi sui 2,5 trilioni di dollari, con una crescita del 51%.

La minaccia del governo di Pechino

Insomma, numeri sbalorditivi per Pechino, che per ora non tengono conto del giro di vite per il mercato digitale preparato dal governo cinese, un regolamento per contrastare il predominio e la concorrenza delle grandi aziende online che minaccia il potere dei Big Tech del Dragone, da Alibaba a Tencent, dopo l’approvazione in giugno (in vigore da settembre) della legge sulla sicurezza dei dati e quella sulla protezione delle informazioni personali che si ispira al regolamento generale europeo (il Gdpr)

Usa ed Europa sotto la media mondiale

Il dato medio sulle entrate prodotte dai portali di e-commerce a livello mondiale dice che nello scorso anno si è arrivati a quasi 2,9 trilioni di dollari. Entro cinque anni il passo di crescita sarà ancora più sostenuto, il 47%, con incassi a circa 4,2 trilioni di dollari. E sorprendentemente, considerando il peso di Amazon, uno dei colossi mondiali del settore, sia Stati Uniti che Europa, pur crescendo molto da qui al 2025, dovrebbero procedere al di sotto dei ritmi medi mondiali. Secondo Statista, in Nordamerica (entrate per 588 miliardi di dollari nel 2020) arriveranno a quasi 800 miliardi nel 2025, con un tasso di crescita del 35%. In Europa invece lo scorso anno ci sono state vendite per 460 miliardi di dollari, la proiezione è su 655 miliardi di dollari, +42%, cinque punti in percentuale inferiore al dato mondiale.

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