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Federmeccanica, per 9 imprese su 10 è allarme prezzi materie prime

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Migliora la produzione, con un recupero dei livelli pre Covid, ma per 9 imprese su dieci è allarme prezzi delle materie prime. E’ la fotografia scattata da Federmeccanica nell’indagine congiunturale sull’industria metalmeccanica italiana.

Il recupero

Nel trimestre aprile-giugno del 2021, infatti, l’attività produttiva metalmeccanica è migliorata del 2,1% rispetto al trimestre precedente dopo il +1,3% segnato nel primo; in termini tendenziali la crescita è stata pari al 47% ma in questo caso il confronto risente dei bassi livelli di produzione del mese di aprile 2020 caratterizzato da una diffusa interruzione delle attività produttive metalmeccaniche quale conseguenza del lockdown. Nel confronto tra i livelli di produzione del secondo trimestre dell’anno in corso e quelli che si realizzavano immediatamente prima dello scoppio della pandemia (gennaio-febbraio 2020) si registra un progresso di circa 1 punto e mezzo percentuale. Complessivamente nei primi sei mesi del 2021 i volumi di produzione risultano cresciuti del 29,9% rispetto all’analogo periodo del 2020 e risultano sostanzialmente in linea con i livelli relativi al primo semestre del 2019 (-0,8%).

Le prospettive

Quanto alle prospettive a breve, i risultati dell’indagine congiunturale Federmeccanica prospettano ulteriori recuperi dell’attività produttiva anche se permane un clima d’incertezza strettamente connesso all’evoluzione della pandemia e alla dinamica dei prezzi delle materie prime e alla loro disponibilità sul mercato. Il 47% delle imprese intervistate dichiara, infatti, un portafoglio ordini in miglioramento. Il 35% prevede incrementi di produzione. Il 26% ritiene di dover aumentare, nel corso dei prossimi sei mesi, gli attuali livelli occupazionali rispetto al 7% che ritiene invece di doverli diminuire. Il miglioramento osservato per l’industria metalmeccanica è risultato, inoltre, diffuso a tutte le attività dell’aggregato pur in presenza di tassi di crescita fortemente differenziati.

Materie prime

E’ allarme per i prezzi delle materie prime per oltre 9 imprese su 10 del settore. Secondo il reportb l’impatto della dinamica dei prezzi delle materie prime sull’attività aziendale e la loro disponibilità sul mercato, risulta in un ulteriore peggioramento rispetto alla precedente rilevazione. La gran parte delle imprese partecipanti all’indagine (93%) ha risentito del rincaro dei prezzi dei metalli e dei semilavorati in metallo utilizzati nei processi produttivi rispetto al precedente 84%. Il 72% delle imprese ha, inoltre, dichiarato di avere difficoltà di approvvigionamento dei metalli e semilavorati, difficoltà dovute principalmente alla loro scarsità sul mercato e al significativo allungamento dei tempi di consegna. Tale situazione potrebbe determinare un’interruzione dell’attività produttiva nel 21% delle intervistate rispetto al precedente 14%. Il 64% delle imprese intervistate ritiene, inoltre, che la tendenza rialzista dei prezzi potrebbe durare anche nei prossimi mesi.

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