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Altro che dimissioni: Zuckerberg resetta Facebook e lancia Meta

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Facebook cambia nome e diventa Meta. È l’annuncio di Mark Zuckerberg in un video durante l’annuale conferenza Connect e in un post sul social network, che diventa un tassello di un rinnovato ‘universo’ tecnologico e social incentrato sulla virtual reality.

Un universo che, nonostante le voci di stampa che parlavano addirittura di sue possibili dimissioni per salvare la società dalla crisi d’immagine più grave dai tempi di Cambridge Analytica, sembra indissolubilmente legato alla figura del suo fondatore. Anche oggi protagonista ‘virtuale’ (durante Connect 2021 è stata anche una rappresentazione virtuale di Zuckerberg a mostrare al mondo il suo ‘metaverso’) e assoluto del nuovo corso del suo regno.

D’altronde, liberarsi di Zuckerberg, per Facebook, non è un’ipotesi facilmente realizzabile. anche a fronte di “un nuovo capitolo” e un rebranding che secondo molti osservatori sono proprio un modo per allontanarsi dai problemi d’immagine scatenati dalle rivelazioni della whistleblower Haugen e dalla pubblicazione dei documenti interni dell’azienda.

epa09551346 Una foto resa disponibile da Meta che mostra un framegrab dal discorso di apertura sul nuovo marchio aziendale annunciato dal CEO di Facebook Mark Zuckerberg durante la conferenza virtuale Connect 2021 a Menlo Park, California EPA/META HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

“Siamo all’inizio del nuovo capitolo per la rete ed è un nuovo capitolo anche per la nostra compagnia”, dice. “Per riflettere ciò che siamo e il futuro che speriamo di costruire, sono orgoglioso di annunciare che la nostra compagnia ora è Meta. La nostra missione rimane la stessa, si tratta sempre di unire le persone. Le nostre app e i loro brand non cambiano: siamo sempre la compagnia che progetta tecnologia attorno alle persone”, aggiunge.

La ‘galassia Facebook’, che comprende tra gli altri anche Instagram e WhatsApp, punta a diventare un “metaverso” per il quale il nome Facebook non è più abbastanza rappresentativo. Rimarrà quindi solo a indicare il nome del social su cui Zuckerberg ha costruito il suo impero.

A partire dal quarto trimestre, Meta riporterà i suoi risultati sugli utili in due segmenti operativi: uno comprendente la sua tradizionale ‘famiglia di app’ come Facebook, Instagram e WhatsApp, e un altro che ruota attorno alle sue operazioni ocalizzate sul metaverso. Cambierà anche il ticker di Borsa, a partire dal 1 dicembre: Nasdaq il titolo Meta si chiamerà MVRS (prima era, naturalmente, FB).

“Ci si immergerà ancor di più nella nuova piattaforma”, dice Zuckerberg, assicurando che l’utente “sarà nell’esperienza, non si limiterà ad osservare. Chiamiamo tutto questo ‘metaverso’ e riguarderà ogni prodotto che realizziamo. La qualità che distingue il metaverso sarà una sensazione di presenza, sarete lì con un’altra persona o in un altro posto. Sentirsi realmente presenti con un’altra persona è il sogno per eccellenza della social technology. Puntiamo a costruire questo”, prosegue.

“Nel metaverso, sarete in grado di fare quasi tutto ciò che potete immaginare: stare insieme ad amici e familiari, lavorare, imparare, giocare, fare acquisti, produrre” o “esperienze completamente nuove che non si rientrano nel modo in cui concepiamo computer o telefoni oggi”.

C’è anche un ‘progetto di futuro’ in cui “sarete in grado di teletrasportarvi istantaneamente come un ologramma per essere in ufficio senza viaggiare, a un concerto con gli amici o nel soggiorno dei vostri genitori per stare insieme. Questo aprirà più opportunità, non importa dove vivete. Sarete in grado di dedicare più tempo a ciò che conta per voi, ridurre il tempo nel traffico e ridurre” le emissioni e l’impatto sull’ambiente.

epa09551344 Una foto della dispensa resa disponibile da Meta. EPA/META HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

 

Ma perché ‘meta’? “Ho fatto studi classici e la parola ‘meta’ deriva dalla parola greca che significa ‘oltre’. Per me, significa che c’è sempre altro da costruire e c’è sempre un capitolo successivo della storia. La nostra è una storia che è iniziata in una stanza di un dormitorio” al college “ed è cresciuta oltre l’immaginabile”, diventando “una famiglia di app che le persone usano per connettersi tra loro, avviare attività, creare comunità e movimenti che hanno cambiato il mondo”.

“Abbiamo costruito cose che hanno unito le persone in modi nuovi”, aggiunge. “Ora è il momento di prendere tutto ciò che abbiamo imparato e aiutare a costruire il prossimo capitolo. Sto dedicando le nostre energie a questo, più di qualsiasi altra azienda al mondo. Se questo è il futuro che volete vedere, spero che vi unirete a noi. Il futuro sarà al di là di tutto ciò che possiamo immaginare”, conclude.

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